“Il Discepolo Amato e la sapienza materna”

Estratto dal libro “Amato perché amante. Il Discepolo Amato come personaggio in migrazione” – di Francesco G. Silletta – Edizioni La Casa di Miriam – Distribuzione Proliber

L’essere-amato è allora un’istanza progressiva in un contesto relazionale, alla luce di una fondamentale autocoscienza che, senza giochi di parole, conduce il soggetto in questione alla meta della sua autorealizzazione in Cristo. L’esistenza di un parametro materno-filiale, tuttavia, è stata da noi posta in rilievo come veicolo fondamentale in questo singolare processo di migrazione/autorealizzazione del Discepolo Amato. Ecco allora la necessità di un nuovo ingrediente epistemologico, capace di integrare il contributo delle discipline su menzionate verso un più approfondito amalgama sapienziale in riferimento a colei che tale relazione stabilisce: la madre di Gesù. La singolarità specifica del personaggio ha per questo reso necessario un contributo della teologia mariana (mariologia) capace di elevare il valore dell’istituzione materno-filiale, voluta dal Crocifisso, al suo giusto livello di significato. Il ricorso alla comprensione di Maria quale “sede della Sapienza”, per esempio, ha reso possibile una comprensione più ampia della portata della sua relazione storica con il Discepolo Amato in ordine agli effetti esercitati su quest’ultimo. Proprio perché intimamente legato alla madre di Gesù, in questa prospettiva, abbiamo giustificato l’intuitività privilegiata di questo personaggio in ragione della sapienza materna ricevuta come per trasmissione materno-filiale.
Vi è poi il contributo considerevole, in seno alle nostre riflessioni, esercitato dalla cristologia giovannea. L’ampia sezione dedicata all’analisi della passione e morte di Gesù secondo il racconto offerto dal Quarto Vangelo, ha per esempio messo in luce l’interesse del quarto evangelista rispetto a determinati titoli cristologici di natura regale (cfr. ad es. 19,12b-16), i quali se di per se stessi stabiliscono una precisa finalità cristologica del QV volta ad esaltare la regalità di Cristo proprio nel contesto doloroso della sua attualità processuale, al contempo sviscerano ciò che a noi più direttamente interessa, ossia l’influsso che tale cristologia regale ha esercitato in seno alla coscienza discepolare del Discepolo Amato […]”.

“Il Discepolo Amato e la sapienza materna” – estratto dal libro “Amato perché amante. Il Discepolo Amato come personaggio in migrazione” – di Francesco G. Silletta – Edizioni La Casa di Miriam – Distribuzione Proliber
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