“Preghiera di liberazione alla maternità di Maria” – di Francesco G. Silletta

“Preghiera di liberazione alla maternità di Maria” – di Francesco G. Silletta – “Liberaci dal male” – 2 volumi – Edizioni Cattoliche La Casa di Miriam – Distribuzione Proliber – In libreria – Tutti i lunedì nella Chiesa di S. Benedetto incontri di preghiera ore 17,30

“Vergine Madre, la conoscenza di colui che è santo, rende sapienti (Pr 9,10): per questo a te umilmente ci rivolgiamo, con gli occhi pieni di pianto (cfr. Ger 14,17b), ora che il nemico ci perseguita con violenza e i malvagi stanno in agguato per rovinarci (Sal 118,95): nessuna creatura più di te, infatti, è divenuta sapiente per la conoscenza di colui che ha santificato il tuo grembo e ti ha dichiarata sua residenza (Sal 131,13).
Tu sei Madre di Dio, dimora vivente del Signore e, per ineffabile dono del tuo divin Figlio, anche Madre nostra e noi crediamo fermamente che quello che tu dici, è la Verità (cfr. Pr 8,7).
Per questo ci rivolgiamo a te, certi che pur immeritato, il tuo aiuto sarà per noi provvidenziale liberazione dagli “ululati di iene e di sciacalli” (cfr. Is 13,22) che rimbombano tetri ed inquietanti nel nostro spirito, confondendo i nostri pensieri, terrorizzando la nostra memoria e distorcendo la nostra immaginazione.
Vergine Madre, “da ogni parte ci avvolgono” (Sal 87,18) e riconosciamo queste forze oscure come superiori alla nostra umana resistenza, impedenti il nostro agire e stringenti il nostro cuore. Per il favore del Signore di cui disponi pienamente (Pr 21,30) e la potenza materna che per la tua incomparabile umiltà ti ha meritato di poter schiacciare qualunque potenza malvagia sotto i tuoi piedi (cfr. Gen 3,15), perché sei degna di lode davanti a Dio (cfr. Pr 31,30), noi ti supplichiamo di voler sciogliere ogni nodo psicologico, affettivo, mnemonico, comportamentale che Satana ha legato attorno a sé, per la nostra sciagurata debolezza. Guarda la potenza di questi nodi creati da quegli spiriti impuri che, in noi, “ruggiscono come leoni” (cfr. Ger 2,15) e che rendono inabitata la nostra coscienza di noi stessi, facendoci tremare di spavento e impedendoci di avere pace in noi stessi.
Chi più di una Madre può farsi avanti a difesa dei propri figli? Quale scudo più potente li ripara (cfr. Sal 143,2), dai persecutori che hanno addosso? (cfr. Lam 5,5).
Lodato e benedetto sia il tuo nome, Maria, poiché tu vieni in nostra difesa, ti fai carico delle nostre pene e liberi i nostri cuori dal male. Noi te lo chiediamo: fugga da noi ogni legame, appartenenza, rapporto, rimembranza, seduzione, nostalgia, immaginazione, ragionamento, memoria di Satana dalla nostra esistenza, né traccia alcuna del suo passaggio, sia esso storico o spirituale, sensoriale o intellettuale, possa avere ancora parte alcuna con noi. Ti supplichiamo perché la tua fede sia giudizio contro di lui, la tua umiltà condanna della sua superbia, la tua purezza misura per la sua volgarità.
Non permettere che il nemico faccia bottino nella nostra esistenza, ma intervieni con la forza del tuo amore di Madre, affinché nessuno dei tuoi figli resti disilluso rispetto all’efficacia della supplica a te, Madre di bontà e di misericordia. Per la potenza del tuo nome, fugga Satana ed ogni suo satellite che “gode della nostra sfortuna” (cfr. Abd 12) e nulla rimanga di nostro ancora in suo possesso, né alcun tratto della nostra esistenza, né esperienza vissuta, né singolarità esistenziale, né alcuno stato d’animo personale resti contaminato dal passaggio dell’avversario distruttore, ma tutto sia reso puro, limpido e splendente dalla meraviglia della tua purezza, che tutto ciò che tocca rende sano, candido e gradito all’Onnipotente.
Con le stesse mani con cui hai toccato il Verbo divino fattosi uomo, così tocca le piaghe profonde che Satana ha tracciato nei nostri corpi mortali, seppure con un nostro imprudente consenso, ed allieta questa nostra esistenza nella storia con la potenza della tua sollecitudine materna.
Siamo infatti “privi di forza” e “non sappiamo come reagire” (Gb 5,13) e ci sentiamo deboli ed impauriti. Per questo ricorriamo a te, benedetta Avvocata nostra, affinché per la gloria della tua inalterata ed irreprensibile fede conceda a noi il successo contro i nostri nemici e la serenità dei nostri cuori.
I tuoi meriti materni, te lo chiediamo, compensino i nostri debiti filiali dinanzi alla giustizia divina.
Per la bellezza del tuo nome e la grandezza della tua maternità.
Amen.

(Francesco G. Silletta – “Liberaci dal male. Preghiere di liberazione” – opera in due volumi – Edizioni La Casa di Miriam – Distribuzione Proliber – In libreria – Info tel. 3405892741)
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