4 volumi “Locuzioni interiori notturne” – di Francesco G. Silletta

4 volumi – “Locuzioni interiori notturne” – di Francesco G. Silletta – Edizioni La Casa di Miriam – Tel. 3405892741 www.libreriacoletti.it – www.centrolibri.it – ecc.
 
 
“Apri il tuo pensiero – non ti dico il tuo cuore in questo momento – ma il tuo pensiero, ossia quel nucleo di attività mentale con la quale elabori e spesso – negativamente – rielabori scene esistenziali della tua storia, immagini prospettive future, ragioni, rifletti, analizzi, scruti, ti cimenti nel voler approfondire ed elaborare concetti, espressioni, frasi. Apri questa realtà di te, questo fondamentale – che saresti senza quello? – strumento attraverso il quale io dono alla tua vita ragione, senso, conformazione, logica. Aprila a me. Lascia entrare me, con l’impetuosità del mio spirito – leggi come avvenne la Pentecoste se “impetuosità” di suona come “violenza”, pur non essendolo affatto! – laddove l’oscurità talvolta fa gemere le tue strutture più radicate, i tuoi comandi maggiormente collaudati, le tue certezze. Non dolerti nel pensare, se il pensare è un dolore, se il pensare è un frastuono anziché una carezza per il tuo animo. Il pensiero è infatti orientato al bene, ciò che tu con esso elabori deve condurre ad una fruttuosità di coscienza che allarghi il tuo orizzonte spirituale. Me, tu devi coinvolgere in questo processo. Me devi inserire nell’ordine dei tuoi pensieri. Non escludermi, pur non volendo farlo. Non lasciare che il pensiero rimanga senza Pensiero. L’immaginazione non permettere che rimanga senza Immagine. Il concetto non lasciarlo senza Parola.
Se lasci andare il tuo pensiero ad un movimento, ad una cinetica autonoma priva del mio orientamento, allora esso diviene per te una prigione autonoma, un carcere di riferimenti compulsivi, senza soluzione di continuità.
Io sono fra te e il tuo pensiero, fra il tuo io e la tua persona, fra il tuo cuore e la tua mente. Ci sono. Ma anche tu devi esserci nel mio essere-in-te. Se io solo fossi – cosa che sono – dentro di te, senza che tu nella tua coscienza avvertissi la mia presenza, il mio stesso essere sarebbe invasivo, violando la tua libera economia di percezione nei miei riguardi. No. Io voglio essere “noi” con te. Per questo ho bisogno dell’accettazione del tuo io, della tua coscienza che mi disponga a riferimento del proprio deposito di immagini, paure, sensazioni, emozioni, ricordi, progetti, speranze. Dammi tutto, non tralasciare niente. Ciò che a te può infatti produrre terrore, nell’atto di pensarlo – a me non produce lo stesso genere di reazione, poiché lo precede, lo calibro dolcemente quando lo vedo avvicinarsi al tuo pensiero e lo dirigo in modo che non affligga troppo la tua pace. Se invece mi estranei da questa viva partecipazione alla tua esperienza, lasci te stesso al giogo di quanto è sofferenza di per sé, al solo intuirla, al solo ricordarla, al solo immaginarla. Fammi Re del tuo pensiero. Chiamami continuamente. Pensami, poiché io continuamente penso a te”.
 
Francesco G. Silletta – “Locuzioni interiori notturne” – 4 volumi – Edizioni Cattoliche La Casa di Miriam – Presso le nostre librerie di fiducia – Tel. 3405892741 – www.lacasadimiriam.altervista.org

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