La battaglia getsemanica
Come altre volte ho detto, il Getsemani è un luogo spirituale – che però può essere evocato da contesti naturali che gli somigliano – di esorcismo e di liberazione. Nel Getsemani, infatti (quello storico come quello dello spirito nostro) Gesù ha vinto e vince Satana nella battaglia estrema, più ancora che non sulla croce. Forse alcuni non sono d’accordo, altri non ci pensano, ma è nel Getsemani che si è consumata l’agonia più terribile di Gesù contro Satana. Sotto la croce c’era la madre; c’erano pochi, ma santi discepoli, e comunque Gesù aveva già vinto la sua battaglia con il maligno, lasciandosi uccidere. Nel Getsemani Gesù era solo, e tutto doveva ancora essere stabilito. La prova è stata quella decisiva, sì o no alla passione e alla redenzione, e dunque all’obbedienza totale al Padre. L’angelo della consolazione è venuto solo dopo che Gesù aveva già vinto il Maligno nella sua disposizione all’obbedienza. Lui ha vinto in estrema solitudine il mondo infernale che lo minacciava e lo esortava alla resa. Noi possiamo vincere il Maligno allo stesso modo, evocando e pregando in nostro favore l’agonia di Gesù nel Getsemani. Lì Satana viene umiliato e vinto in modo definitivo da Gesù, e in modo decisivo da ognuno di noi. Amen
F.G. Silletta
Edizioni Cattoliche La Casa di Miriam
Piazza del Monastero, 3 – Torino
Tel. 3405892741
www.lacasadimiriam.altervista.org