“Chiunque commette il peccato, è schiavo del peccato” – Gv 8,34 (Pas ho poiōn ten amartian, doulos estin tes amartias)

“Chiunque commette il peccato, è schiavo del peccato” – Gv 8,34
(Pas ho poiōn ten amartian, doulos estin tes amartias)

Questa parola di Gesù – che è una verità inoppugnabile – ridimensiona, come ha ridimensionato a suo tempo davanti ai suoi interlocutori, l’idea sbagliata della libertà umana. Ci si sente liberi di agire come si vuole, indipendentemente dalla qualità morale dei propri atti, alla luce dei quali si diviene servi – e dunque tutt’altro che liberi – del peccato. Ci si sente forti, capaci di grandi possibilità e prestazioni, senza intuire come, in questa potenzialità indipendente dalla legge di Dio, si è schiavi di un altro e totalmente dipendenti dalle sue leggi e dal suo dominio. Così è nei riguardi del peccato e del demonio che costantemente lo ispira alla coscienza umana.
La parola di Gesù è ciò che rompe questa autorità diabolica sulla libertà umana, mediante il dono del discernimento, che è alla base di una santa e vera libertà. Non è infatti in alcun modo libero chi non può vivere senza pensare ossessivamente a certe cose o agire moralmente verso la medesima direzione. L’anima è schiava di un dominio che ella stessa, se non è illuminata dalla grazia, nemmeno riconosce: lo segue, gli obbedisce e rivendica poi, paradossalmente, l’esito di quanto operato come suo proprio, dando ad esso il nome falso di libertà. La libertà la conosciamo nella sua verità ontologica unicamente mediante l’insegnamento di Gesù, che spezza per noi ogni legame che ci tiene legati all’effetto della colpa, quasi che essere liberi equivalga a poter peccare quando e come si vuole. In tal senso vi è una stretta parentela fra libertà e liberazione, poiché senza quest’ultima, che solo Gesù ci dona nel suo sangue, la nostra libertà è oscurata dalla dipendenza del servizio al peccato, e come ogni ente dipendente da qualcun altro, essa non è altro che la peggior forma possibile di schiavitù.
Libera la nostra anima, Gesù, dall’attaccamento al peccato e dalla cecità rispetto ad esso, affinché rimanendo nel tuo amore, siamo liberi davvero.
Amen

Edizioni e Libreria Cattolica La Casa di Miriam
Piazza del Monastero 3 – 10146 – Torino

 

 

Pubblicato da lacasadimiriam

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