Dai 4 volumi delle “Locuzioni interiori notturne” – di Francesco G. Silletta

4 volumi: “Locuzioni interiori notturne” – Edizioni La Casa di Miriam – Nelle librerie cattoliche:

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“Prega ora un po’ con me. Ciò significa pregare insieme, poiché dove due sono le voci, comune è la preghiera. E questa comunione ti è dato di averla direttamente con Dio, come se una voce fosse la tua e l’altra, divina, la estendesse a se stessa, con la propria, da Dio a Dio. Vedi? Pregare insieme è questo: non soltanto rivolgersi a Dio, ma farlo insieme a lui, in modo che certa sia la credibilità della tua preghiera, la purezza della tua intenzione, l’intensità della tua speranza. Dio non ha bisogno di autopregarsi: la sua volontà è eterna, immutabile e infallibile. Sei tu che hai bisogno di armonizzarti a questa volontà, abbandonando te stesso nelle sue mani. Ma quale abbandono potresti mai operare concretamente, se non fossi io stesso a farmi incontro a te, ad assorbirti in me amorevolmente? Che mai potresti darmi, prima che io già non te l’abbia dato? Ecco il due. Non è vero che è un numero divisorio. Piuttosto è il numero primo della comunione, al di sotto del quale non può darsi comunione alcuna. Ora lasciati armonizzare in questo tu per tu. Sono io a stabilirlo, poiché percepisco in te un affanno interiore. Non farlo divenire oppressione. Non permettere che lieviti in te. Fermalo ora. Con me. Lo facessi ogni volta che, come una nuvola ancora lontana, si avvicina a te, non peccheresti mai, né mai ti sorprenderebbe la paura di esser troppo debole. Io sono la tua forza. Tu la mia gioia. Vederti creatura nel mondo è amore per me, che io stesso amo e conservo nel creato. Anche quando sei agitato, rimane inalterato il mio amore per te. E quando sei caduto, eccomi amante infinito, a rialzarti da terra. Tu sapessi fin dove arriva il mio amore. La croce? No. Oltre non è possibile. Nemmeno per Dio. Poiché nella croce tutto ho manifestato del mio amore, se tu rettamente la intendi. Nella croce ho affisso tutta l’esperienza umana possibile, compresa la tua attuale. Altro non devo aggiungere. Anche il dolore umano ha un limite. E la mia divinità lo ha assunto e manifestato nella sua integralità. Dunque non pensare che potessi fare di più per te. Né rimani a crogiolarti sul fatto che io stia o non stia ad ascoltare le tue richieste. Lascia libera la tua mente da queste cose, poiché non sono io a suggerirtele. Vedi? Due. Due siamo io e te. Non pensare agli altri miliardi di persone esistenti nel mondo. Nessuna di quelle sfugge alla mia coscienza. Ma ora sono qui con te. Voglio pregare con te. Non è già forse questa, paradossalmente, una preghiera che Dio stesso sta rivolgendo a te? Ti sta pregando di pregare. Dio ti sta chiedendo di esaudire una sua richiesta stringente: poter esaudire la tua stessa richiesta, facendosi piccolo insieme a te nella preghiera. Cosa aspetti allora? Sei tentato al male? Eccomi per far tacere quel moto disordinato. Con me accanto se ne andrà. Le tempeste del tuo cuore si calmeranno, se vorrai. Non ti chiedo molto, in fondo. Poter partecipare davvero della dimora del tuo cuore, pregando insieme a te. Ora. Lascia ogni cosa, abbandona ogni altro pensiero. Dio è con te adesso, per il tuo bene”.

Amen

“Locuzioni interiori notturne” – 4 volumi – Edizioni La Casa di Miriam – Nelle librerie cattoliche – Info tel. 3405892741

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