“Dio e l’angelo custode: chi di noi è solo?” – Meditazione serale alla Casa di Miriam del 3 aprile 2024:

“Dio e l’angelo custode: chi di noi è solo?” – Meditazione serale alla Casa di Miriam del 3 aprile 2024:

Dio, potenza infinita, che se tenessimo presente alla nostra coscienza in ogni momento della nostra giornata, non avremmo alcun istante di smarrimento esistenziale, di paura, di sconforto. Dio, eterna essenza tripersonale, amore senza fine che trascende infinitamente i nostri concetti, le nostre immagini, i nostri ragionamenti. Immensità di luce e di bontà, inconcepibile ai sensi e solo intuibile nell’intelletto, poiché smisuratamente più grande, in sapienza e in amore. E questo Dio è per noi, non come un vago concetto idealistico, ma come concretezza vivente, che ci fa esistere, non toglie mai il suo sguardo da noi, ci chiama alla partecipazione di se stesso e alla sua infinita beatitudine. Dio infinito, che affinché non fossimo avvolti e sommersi dalle nostre miserie umane, ci ha consegnato, a ognuno singolarmente, un suo inviato, incaricato giorno e notte di custodire la nostra immagine di Dio, di salvaguardare la nostra vita dalle molestie del maligno: l’angelo custode, che solo una mente limitata e irriconoscente può misconoscere nella sua indicibile potenza di luce in noi stessi. Non siamo soli, nessuno è solo per essenza, nemmeno il più isolato o abbandonato degli uomini. Sino all’ultimo giorno della nostra vita siamo sotto la custodia, la tutela, l’insegnamento dell’angelo custode, che se vedessimo nella sua ontologica luminosità ne rimarremmo folgorati. E quest’angelo è continua mediazione fra noi e Dio, fra il nostro limite umano e l’infinita onnipotenza di Dio. Se ne prendessimo coscienza, cambierebbe totalmente il nostro modo di vivere, il nostro linguaggio, la nostra speranza. Tutto sarebbe diverso, e anche il dolore verrebbe inteso come occasione d’amore per Dio, sapendo che prima o poi passa, e lascia il posto alla vita eterna, che nemmeno possiamo immaginare nella sua realtà di gioia e di luce. Noi destinati a questo? Noi miseri peccatori, così carnali e materiali? Sì, proprio noi, a motivo dell’ineffabile – e insieme incontrovertibile volontà di Dio, che ci ha creati, ognuno di noi, per un mistero di incontenibile amore e che per questo ha fretta di possederci in eterno con sé, ognuno di noi, come suo figlio diletto. L’angelo custode incessantemente prega in noi e per noi affinché eleviamo la coscienza a Dio, e ci dimentichiamo delle cose che passano. Amen.

Testi di F.G. Silletta
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