αὐτός σου τηρήσει κεφαλήν καὶ σὺ τηρήσεις αὐτοῦ πτέρναν
Genesi 3,15 secondo il testo dei Settanta –
Quando si parla della tensione fra la donna e il serpente e la rispettiva discendenza, il verbo utilizzato è il medesimo, “τηρέω”, che significa “guardare” (nel senso di tenere a bada), “controllare”, “osservare” (con attenzione). La donna/discendenza e il serpente/discendenza agiscono dunque in modo medesimo ma opposto, l’una sulla testa di lui, questi sul calcagno di lei, come logico in un contesto in cui qualcuno schiaccia con la sua protezione il capo di un altro:
καὶ ἔχθραν θήσω ἀνὰ μέσον σου καὶ ἀνὰ μέσον τῆς γυναικὸς καὶ ἀνὰ μέσον τοῦ σπέρματός σου καὶ ἀνὰ μέσον τοῦ σπέρματος αὐτῆς αὐτός σου τηρήσει κεφαλήν καὶ σὺ τηρήσεις αὐτοῦ πτέρναν
Amen
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