La via Crucis del cuore – Quella che può comporre ognuno di noi, stazione per stazione, anche nel silenzio della sua camera

La via Crucis del cuore – Quella che può comporre ognuno di noi, stazione per stazione, anche nel silenzio della sua camera

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Siamo abituati a un uso liturgico della via Crucis, soprattutto nel tempo di Quaresima, dove in ambienti comunitari recitiamo delle meditazioni scritte da questo o da quel santo o teologo o pontefice. Ciò è cosa buona, ma non esclusiva. Quando la Madonna – la prima donna della storia che ha ricostruito nella preghiera (e anche andandovi fisicamente) tutte le tappe della passione del Signore – ha pregato la sua via Crucis, così come la Maddalena o i discepoli della prima ora, ebbene, essi si sono lasciati andare ad un effluvio spirituale di tipo improvvisato, hanno meditato l’agonia e la morte redentrice del Salvatore senza alcunché di preformattato, di prestabilito, sentendo unicamente la voce dello Spirito che evocava in loro tutto il dolore patito da Gesù al fine di salvarci. In tal senso, anche noi, al di là dell’obbedienza dovuta alla liturgia quaresimale, possiamo in qualsiasi tempo dell’anno, anche ogni giorno, meditare l’evento della passione di Gesù, lasciando che siamo noi stessi, seguendo la voce dello Spirito, a costruire le meditazioni, tappa per tappa, stazione per stazione. Non c’è bisogno di teologi o di docenti, né di personaggi eloquenti ai quali sia esclusiva questa attività. La via Crucis fruttifica quando viene dal cuore, dalla semplicità dell’anima, dalla purezza delle intenzioni. Se siamo da soli, o con qualcuno in una cameretta, e ci immedesimiamo in quell’ambiente storico nel quale Gesù passò come condannato, sanguinante, umiliato, percosso, offeso e poi ucciso, siamo lì con lo spirito e Gesù è in noi vivo, consapevole che stiamo impegnando noi stessi a rendere gloria alla sua passione più che non se fossimo chissà dove, recitando meccanicamente i testi di chissà chi. Tutto viene premiato da Gesù di ciò che non ha vanità, esibizione, insincerità, ma solo l’afflato del cuore, tanto più se è la meditazione della sua passione, che scatena la discesa negli inferi di moltitudini di demoni e libera tante anime, a nostra insaputa, dalla malattia e dal dolore. Amen

Edizioni Cattoliche La Casa di Miriam
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Pubblicato da lacasadimiriam

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