Malattie fisiologiche e spirituali di origine diabolica che i sacerdoti dovrebbero saper curare

Malattie fisiologiche e spirituali di origine diabolica che i sacerdoti, in forza del loro ministero, dovrebbero saper non solo individuare, ma anche curare:

Potrebbe essere un contenuto artistico

Esistono malattie dall’eziologia spesso sconosciuta ma che dovrebbero essere i sacerdoti – mediante i tanti doni che la grazia divina dispensa al loro ministero – ad individuare, intercettare, curare ed impedire che ancora tornino a costernare le persone, e sono le tante malattie che hanno una origine diabolica, anche se una evidenza somatica o di altra natura. Non solo i cosiddetti “esorcisti”, talvolta legati a luoghi comuni inadeguati alle esigenze reali dei malati, ma i sacerdoti in quanto tali. Ognuno di loro, per l’ordinazione sacerdotale, riceve infatti una visuale sul mondo, sul male, sull’uomo distinta dalle persone comuni ed un conseguente gratuito dono dall’alto in loro favore. Quanto si impegnano in questo senso la maggioranza di loro? Leggendo il Vangelo vediamo come “cacciare i demoni” non sia soltanto una questione di dire al demonio “Vattene!”. Questo è certo uno dei tanti modi possibili di allontanare un’entità diabolica da una persona, ma i casi non sono mai identici. La malattia è infatti un disordine, e questo disordine non è voluto inizialmente da Dio, ma è sempre la causa di un qualcosa di previo, vicino o lontanissimo nel tempo, talvolta addirittura esterno alla storia personale del malato. Ma con la preghiera sacerdotale – che è in se stessa carismatica – con i doni della grazia, e con la purezza, la carità piena, l’intelletto illuminato dallo Spirito, un sacerdote potrebbe individuare alcune cause che sfuggono all’occhio comune, anche al più preparato. Il demonio, infatti, si sottrae alla vista umana, ma non può sottrarsi alla vista di Cristo e del ministro che lo rappresenta. In tal senso, se il sacerdote è “santo”, nel senso di vivente il suo ministero con zelo e purezza di spirito, con assoluta fede nella potenza di Cristo e nel diniego di se stesso e della sua autostima personale, Cristo agisce per suo mezzo per il bene di un fratello, indicando dove, quando, in che modo il demonio agisca in lui (fosse pure mediante un male apparentemente soltanto fisiologico), donandogli anche una via di guarigione, un consiglio da offrire, una liberazione da impetrare.

Se tuttavia dalla parte sacerdotale vi è una a-prioristica fuga da questa responsabilità, una sciagurata denigrazione della verità che il demonio possa operare il male non solo a livello spirituale nella persona, ma anche somatizzando in essa il suo odio per Dio e per gli uomini, ecco che la funzione sacerdotale, che è sempre a suo modo taumaturgica, viene meno, e il demonio opera liberamente in una creatura. Si veda il caso dell’emorroissa, o della stessa suocera di Pietro, o ancora di quella donna “che da tanti anni”, dice Gesù, “il demonio teneva curva”. Tenere curva una persona non è facoltà della natura, vi è un agente esterno, e la cura non è né fisiologica, e nemmeno in senso stretto “esorcistica”, ma più semplicemente spirituale che determina un simile evento: riconoscere nella preghiera la potenza di Dio che fa risorgere alcune membra malate dell’organismo, che purifica alcune facoltà atrofizzate spiritualmente nella mente, che vivifica la fede, che comanda al demonio, questo dovrebbe essere “tipico” di ogni ministro di Cristo, al quale Cristo stesso ha donato tutti i mezzi soprannaturali affinché ogni uomo sia sanato nel suo nome. Ma Gesù lo ha detto: venendo meno la fede, vengono meno i miracoli, e questi, anche se non devono essere fini a se stessi, sono comunque necessari alla fede, poiché la veicolano verso l’evidenza sensibile della sua verità.

Di molte cose che accadono agli uomini, quindi, e che non vengono curate, causando malattie, sofferenze e talvolta la morte stessa, i sacerdoti dovranno rispondere a Gesù, che invisibilmente nella sua grazia ha offerto loro dei doni di conoscenza e di guarigione inauspicabili umanamente. Amen

Edizioni e Libreria Cattolica La Casa di Miriam

Piazza del Monastero 3 – 10146 – Torino

 

 

Pubblicato da lacasadimiriam

La Casa di Miriam è un centro editoriale cattolico ed un cenacolo di preghiera operativo 24h