Per divenire spirituali e soprassedere le forze materiali
La guarigione dal peccato è la più importante guarigione che dovremmo ogni giorno domandare. Il peccato non solo nel senso della colpa commessa, ma di tutto ciò che consegue ad essa, di ciò che essa genera in noi o nell’altro come lascito o come eredità. Quante malattie a motivo del peccato esistono in noi, senza che le vogliamo riconoscere come tali. E per guarire, la via sicura, certa e infallibile è quella di Cristo. Meditiamo le sue sofferenze, analizziamo cosa egli abbia patito per noi, fino a quale estensione, sebbene nulla di ciò noi meritassimo. Invochiamo la liberazione e il perdono, alla luce del suo sacrificio di se stesso, decidendoci per dei momenti intensi, quotidiani, di preghiera, nella quale continuare a comunicare con Gesù. Diciamo: “Gesù ti amo. Ieri non ti ho amato. Oggi ti amo. Aiutami. Perdonami. Guariscimi”. Pensiamo poi a cosa saremmo stati senza quei cedimenti, senza quelle mancanze, e come ciò nonostante Gesù sia sempre disponibile al perdono, all’aiuto a dimenticare il male e a guarirci dai suoi effetti. Diciamo: “Tu sei benedetto, Gesù, e meriti ogni lode. Prima ti ho offeso, ma ora voglio solo amarti. Donami la tua pace e la tua condiscendenza”. Andiamo avanti. Guardiamo al cielo, alle cose che elevano il nostro spirito, sottomettendo ad esse tutte le nostre carnali tensioni, i nostri fomiti e la nostra umanità. Diciamo: “Gesù, innalzami ai beni del Cielo. Non li merito, ma tu li hai ottenuti per me. Insegnami ad essere spirituale”. Pensiamo a quante volte nella giornata altri pensieri – molto distinti da quelli celesti – abbiano preso autorità su di noi, ci abbiano legati e impedito di vivere quei momenti nella libertà fiduciosa dello spirito. Diciamo: “Gesù, mi sono lasciato comandare dalle cose della terra, dalle bassezze degli istinti mondani. Non permettere che io divenga schiavo di essi, ma innalzami alla Verità che tu doni a chi è puro nello spirito e libero nel pensiero”. Non c’è momento o situazione del giorno o della notte, in tutta questa vita sulla terra, nel quale non possiamo anche solo con un fremito del cuore dialogare con Gesù e domandargli, ottenendolo al centuplo, il suo amore su di noi. Non attendiamo un altro giorno, iniziamo adesso. Benedetto Gesù in eterno. Amen
Edizioni Cattoliche La Casa di Miriam
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