“Questo è il Signore, nostro Dio in eterno, sempre: egli è colui che ci guida” (Salmo 48,15) – Meditazione serale alla Casa di Miriam del 4 agosto 2024:
Da chi vogliamo essere guidati, in questa breve esperienza che è la nostra vita sulla terra? E prima ancora dobbiamo domandarci: vogliamo essere guidati da qualcuno? Riconosciamo che senza una guida sapiente non andremo che in una fossa, e di qui in eterno nelle tenebre? Senza questo previo incontro con noi stessi, mediante il quale ci domandiamo quale itinerario possa mai prendere la nostra vita – che dopo infinite proposte, ci abbandona a noi stessi e non ci dà nulla in cambio – non possiamo che rassegnarci a spendere qui, in questo hic et nunc esistenziale, tanto breve quanto fuggitivo, le nostre risorse di vita, i nostri beni e tutte le nostre facoltà. Se non riconosciamo la necessità che qualcuno ci guidi, poiché conosce e trascende i misteri di questo mondo, non possiamo sperare in nulla che non sia immediato e destinato a consumarsi in un momento. Dio ci svela il suo desiderio di guidare amabilmente i nostri passi, di indicarci la via verso la felicità autentica, che non passa e che non è legata alle cose materiali di questo mondo, ingannatrici e manipolatrici dei nostri sensi. Dio ci svela di volerci guidare all’autentica eternità di vita, dove l’attimo non ha più ragion d’essere, dove il momento singolo non ha più alcun motivo di essere misurato. Tutto, infatti, è eterno, in Dio, e questa eternità è sostanza di amore, alla quale siamo chiamati a partecipare. Il Salmo ce lo dice: “Egli è colui che ci guida”. Sulla terra esistono molti uomini e donne che si propongono come guide esistenziali per gli altri. In alcuni casi, sono persone scelte da Dio per illuminare i fratelli in difficoltà, in altri casi sono dei manipolatori della verità, che Dio non ha deputato a questo incarico, ma solo la loro vanità umana. Sia nell’uno che nell’altro caso, Dio ci illumina, mediante lo Spirito, a renderci conto di come una guida esistenziale sia necessaria per noi, affinché non ci perdiamo nelle tenebre del peccato e della disperazione. Da noi stessi, infatti, non possiamo sciogliere i legami con il mistero della vita che passa, che fa soffrire e che si conclude. Abbiamo bisogno di luce, e di una luce autentica, infinita, sapiente. Questa luce viene da Dio solo, anche quando egli invia degli uomini sapienti a orientarci sulla strada. I farneticatori, invece, li giudicherà a suo tempo, e tuttavia nel loro male anche questi ci possono dare del bene, ossia la coscienza di come solo da Dio vengano la verità e l’amore autentico, gratuito ed eterno. Lasciamo dunque che Dio ci guidi sempre, secondo i mezzi e i modi che egli ritiene necessari alla nostra salvezza eterna: non poniamo noi stessi a resistenza contro la sapienza di Dio, poiché inesorabilmente siamo destinati ad esserne schiacciati e umiliati. Nel Figlio Gesù ogni luce ci è data, ogni accompagnamento è assicurato, ogni bene garantito; nello Spirito d’amore ogni consolazione è offerta, ogni illuminazione è infusa, ogni orientamento esistenziale è reso esplicito al nostro intelletto. Non lasciamoci guidare da nessun altro, quindi, che non sia Dio uno e trino o che non sia inviato per noi dall’una e trina divinità. Amen
Amen
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