San Zefirino, papa

Oggi San Zefirino, papa – Cosa ne sappiamo di lui?

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Un altro esempio, sul calendario, di un nome che a molti di noi cattolici “suona” come evocativo di qualcuno di importante (se si trova sul santo del giorno non può che esserlo), ma del quale con molta pigrizia andiamo in cerca di informazioni utili, più che alla nostra conoscenza personale, alla nostra santificazione.

San Zefirino ha origini romane ed è nato nel 2° secolo d.C. Il tempo storico è quello della persecuzione anticristiana, in modo speciale quella dell’imperatore Settimio Severo, e poi quella di Massimino il Trace. San Zeffirino è succeduto al pontificato a Papa Vittore, senza – si dice – una particolare cultura teologica. Uomo di pace e di concretezza, egli volle da principio colui che sarà il suo successore (san Callisto) a suo vicario. In questo tempo, tuttavia, sorgono le grandi eresie e il primo scisma nella Chiesa cristiana. Un teologo illustre, infatti, ossia Ippolito di Roma, non sopportava il nascente e poi diffuso “modalismo sabelliano” (ossia istituito da Sabellio), la cui dottrina consisteva nel ritenere il Logos divino unicamente come un modo possibile della manifestazione dell’unica divinità (in senso personale: Dio è una persona sola in tre modi di manifestarsi) ossia il Padre. Di qui la deriva “patripassiana”, che sosteneva che non il Figlio sulla croce, ma il Padre stesso patì. Ippolito mal sopportò queste eresie, sostenendo la dottrina del Logos e accusando Papa Zeffirino di essere troppo clemente con i “modalisti”. In realtà, tuttavia, questi modalisti avevano già degli oppositori – a loro volta eretici – ossia i montanisti, dal nome del fondatore, Montano, che sostenevano il primato della profezia sulla Chiesa istituzionale, la capacità dei “loro” profeti di aggiungere degli insegnamenti alla rivelazione di Cristo, l’impossibilità del perdono sacramentale, e molte altre questioni teologiche. Se Zeffirino Papa aveva condannato i “montanisti”, non altrettanto fece (subito) con i modalisti unicamente perché quel movimento eretico, appena mossosi a Roma, non pareva a lui pericoloso come poi divenne. Ma soprattutto Ippolito non sopportava (invidia?) il vicario di Zeffirino, divenuto poi papa a sua volta, ossia Callisto. Preso quindi da una incontrovertibile rabbia, Ippolito ascoltò le voci dei suoi sostenitori e si fece a sua volta nominare “papa”, ossia il primo antipapa della storia. Ippolito rinnegherà poi questo suo titolo e proclamerà a suo tempo l’unicità del Papa di Roma (Ponziano), al tempo del suo martirio nel 3° secolo, che lo condurrà al riconoscimento di santità da parte della Chiesa cattolica.

Ora, Zeffirino visse in questo difficile contesto storico, sia per la persecuzione pagana, sia per le eresie intestine. Suo grande zelo fu quello per la sepoltura dei martiri nei “cimiteri cristiani”, e la capacità tecnica di organizzare la gerarchia ecclesiastica. Amen

 

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Pubblicato da lacasadimiriam

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