Dagli studi letterari, che contano l’uso di alcune parole nei Vangeli, emerge che nel Vangelo di Giovanni la congiunzione “kai”, che significa “e” (il più delle volte), o anche “ma”, “infatti”, ecc., compare 828 volte, ossia tantissime. In effetti se leggiamo il Vangelo notiamo questo dettaglio. Lo stile di Giovanni, in tal senso, da alcuni studiosi è stato ritenuto singolare, e talvolta dissimile all’usanza della scrittura greca, conducendo altri studiosi a supporre che inizialmente tale Vangelo non sia stato scritto in greco, ma in lingua semitica. Ovviamente sulla base di molte altre questioni e non solo su questa. Amen