Dal testo “La genesi alla lettera”, di S. Agostino

 

Today's Mass: Honouring All the Saints.

Il Verbo, Figlio di Dio, non ha una vita informe, poiché per lui non solo l’essere è lo stesso che il vivere ma il vivere per lui è anche lo stesso che vivere nella sapienza e nella felicità. La creatura, al contrario, sebbene spirituale e intelligente o razionale, che pare più vicina al Verbo, può avere una vita informe poiché per essa il vivere non è lo stesso che vivere nella sapienza e nella felicità, come l’essere è per essa la medesima cosa che il vivere. Essa infatti, una volta allontanatasi dall’immutabile Sapienza, vive nella stoltezza e nella miseria, e questo stato corrisponde alla sua informità. Essa invece riceve la sua forma quando si volge verso l’immutabile luce della Sapienza ch’è il Verbo di Dio: per vivere infatti sapiente e felice essa si volge verso Colui dal quale è stata tratta all’esistenza per avere l’essere e una vita come che sia. Il principio della creatura intelligente infatti è l’eterna Sapienza; di modo che, pur rimanendo in se stesso immutabile, questo principio non cesserebbe mai di parlare, con la voce misteriosa della sua ispirazione, alla creatura di cui è il principio, perché si volgesse verso Colui dal quale ha l’essere, poiché in altro modo non potrebbe ricevere la forma e la perfezione. Ecco perché, essendogli stato chiesto chi egli fosse, [Cristo] rispose: Io sono il Principio e per questo vi parlo .

 

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