Se il nostro cuore non si apre a Dio, siamo paglia per il fuoco

Discipleship Blueprint - St. Rose Philippine Duchesne

Se il nostro cuore non si apre a Dio, siamo paglia per il fuoco. Nel libro della Sapienza è scritto “Infelici sono coloro le cui speranze sono in cose morte” (Sap 13,10). Ma queste cose morte non sono solo quelle destinate da se stesse alla corruzione, ma anche quelle che noi, per mancanza di luce spirituale, trattiamo come tali, da ultima la nostra stessa vita, “trascorsa”, non veramente “vissuta”, “come fanciulli irragionevoli” (cf. Sap 12,25), ai quali è destinato un castigo di derisione. E paradossalmente – ma è un paradosso che nel momento stesso in cui viene smascherato da Dio, è pure condannato – sono proprio quanti vivono più lontani da Dio a deridere i suoi fedeli, non sapendo, come dice il profeta Amos, il grande castigo che Dio ha preparato con il fuoco per coloro che vivono nell’abisso, cioè i demoni e quanti li ascoltano (cf. Am 7,4). Da noi stessi, è vero, non possiamo conoscere la luce divina, che ci dà la vita vera, se non per i rimandi naturali alla divina essenza che possiamo vedere nel creato. Tuttavia Dio è infinitamente buono, e ci comunica tanti segreti di luce e di verità mediante la sua Parola, il suo Figlio umanato, al quale dobbiamo volgere lo sguardo continuamente, non per costrizione, ma perché persuasi dalla sua bontà, dalla sua potenza e dal suo amore. Senza di lui tutto è oscuro, per quanto si possa vestirlo di luce, e non c’è nulla che dia sollievo, né una vera forma vitale al nostro muoverci nel mondo e tanto meno al di fuori di esso, quando Dio, nel momento che non immaginiamo, ci chiamerà a sé. Tutto ci è dato in Cristo, perché ci salviamo in eterno e questa stessa vita non gravi come un inutile peso su di noi, ma nonostante le fatiche sia sovraccarica di luce e di speranza. Perché Cristo ci abiti, e con lui la pace che gli è propria, dobbiamo sgomberare il cuore da tante ingannevoli attrazioni e legamenti, che ci affannano e ci appesantiscano nell’elevazione al Cielo. Anche in questo processo, Gesù non ci lascia soli. Lui stesso, vivendo fra noi, ha abbandonato tanti affetti e necessità, comodità e sicurezze, e si è incamminato fiducioso verso la volontà del Padre. Seguiamo anche noi la volontà di Dio, e solo quella, per non trovarci come inutile paglia da gettare nel fuoco. Amen

 

Pubblicato da lacasadimiriam

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