La sacralità della Chiesa
(Torino, un cane in Chiesa durante l’Adorazione)
Amare gli animali significa permettere loro di essere tali, secondo il loro proprio ordine creaturale. Cani, per l’appunto. Non immagine e somiglianza di Dio. Lasciamo perciò che i cani possano esistere secondo la propria natura, senza trasferire loro le proiezioni umane e connotazioni esistenziali che non sono loro proprie. Lasciamoli fuori dalle Chiese, in rispetto a Colui che si è incarnato, ha sofferto, è morto ed è risorto unicamente per la salvezza degli uomini, non per quella angelica né, tanto peggio, per quella degli animali o delle piante. Il vero rispetto per gli animali, spesso distorto in angoscioso egoismo volto ad appiccicarsi a ciò che è proprio trasformandolo in un altro sé, lasci il posto all’altruismo della rivelazione cristiana, rispettando ciò che è più palesemente espressione della comunione umana (non dei cani) in ordine alla vita della fede: la Chiesa
Fonte: La Casa di Miriam Torino