La santità cristiana è la meta più difficile e insieme gratificante che si possa perseguire sulla terra, sovraccarica di peccato e nemica delle proposte dei Cieli. Tuttavia Gesù ci chiama ad essa, ci indica la santità, non la terra, come meta e come valore esistenziale. Ci chiede quindi di faticare, di essere denigrati dai più, umiliati, derisi in ciò che diciamo, proponiamo e crediamo. Ma è proprio in questa opposizione al mondo che la santità si costruisce, è qui che “la Sapienza pianta le sue colonne”. Se non è innestata su questo contrasto con il mondo, la santità è in qualche modo da esso contaminata, vi si adegua e prima o dopo ne viene avvolta. In tal senso, sapendo che, per quanto feroce, il mondo non è che un atomo dinanzi all’eternità di Dio e si dilegua velocissimo, manteniamo fede alla chiamata di Gesù ad essere santi, veri “dominatori” del mondo nel senso di coloro che, rinunciando a tutto ciò che di umano esso offre, viene vinto e superato. E superata l’antitesi del mondo, l’anima si innalza lieta alla meta di Dio, senza più contaminazioni possibili. Amen
Edizioni Cattoliche La Casa di Miriam
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