Oggi San Beda il Venerabile, dottore della Chiesa e protettore degli studiosi
Oggi la chiesa ricorda un santo scozzese, San Beda il Venerabile, nato nel 672 e morto il 25 maggio del 735. Egli fu monaco benedettino, autore di moltissime pubblicazioni nelle quali manifestava una non comune conoscenza sia delle Scritture, sia delle cose profane. Il suo riferimento guida sono stati i Padri della Chiesa, dai quali attingeva intelletto e spirito di imitazione. Uomo umilissimo, nonostante affascinasse i suoi uditori per la sua cultura, sapeva sempre mettere in discussione il suo pensiero, qualora giungessero nuovi punti di vista più pertinenti o approfonditi.
Conoscitore del greco e dell’ebraico, interpretava le Scritture in un modo cosiddetto “interdisciplinare”, attingendo anche da fonti extra-bibliche. La sua versione della Bibbia è stata utilizzata nella Chiesa fino a metà degli anni ’60.
La sua opera più conosciuta è tuttavia la “Storia ecclesiastica dei popoli angli”, in 5 volumi.
Nella sua Catechesi dedicata a san Beda, del 18 febbraio 2009, Benedetto XVI ricorda come “Beda, vedendo che il vero punto di riferimento, il centro della storia è la nascita di Cristo, ci ha donato questo calendario che legge la storia partendo dall’Incarnazione del Signore. Registra i primi sei Concili Ecumenici e i loro sviluppi, presentando fedelmente la dottrina cristologica, mariologica e soteriologica, e denunciando le eresie monofisita e monotelita, iconoclastica e neo-pelagiana”. Bella anche l’immagine di Chiesa “madre di Dio che genera figli” e quella che anco ra Benedetto XVI pone in evidenza, del “Cristo Sposo che vuole una Chiesa industriosa, ‘abbronzata’ dalle fatiche dell’evangelizzazione”.
Beda visse anche l’economia della sofferenza, accettata sino alla morte, avvenuta a Jarrow, in Inghilterra, in comunione con Gesù.
Amen
Edizioni e Libreria Cattolica La Casa di Miriam
Piazza del Monastero 3 – 10146 – Torino