“Vergine del Pensiero” – Un nuovo titolo possibile alla Madonna, affinché purifichi i nostri umani pensieri – di Francesco G. Silletta ***

“Vergine del Pensiero” – Un nuovo titolo possibile alla Madonna, affinché purifichi i nostri umani pensieri – di Francesco G. Silletta ***

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La Madonna, come sappiamo, ha già molti titoli con i quali viene venerata (va precisato che nessuno di questi, di quelli che la Chiesa raccomanda, è superfluo o ripetitivo rispetto agli altri, e ognuno ha un suo senso che va accolto e integrato alla preghiera personale). Nella recente composizione del mio testo di teologia trinitaria intitolato “Il Pensiero che diventa Parola”, tuttavia (ma sarebbe meglio dire: “dopo” la composizione) ho riflettuto su come la Vergine Maria possa rapportarsi, teologicamente, a quel Pensiero che nell’opera ho evidenziato nella sua distinzione dalla Parola, secondo la medesima distinzione personale che vi è tra il Padre e il Figlio: il Pensiero, per capirci, è qui inteso come Dio Padre e la Parola come Dio Figlio. Ebbene, da questa mia personale interrogazione, ne sono seguite poi inevitabilmente delle altre, di cui una mi ha colpito in modo speciale: il rapporto della Vergine Maria con i pensieri umani, con il “mio” pensiero. Se ad esempio la Madonna viene invocata come Madre di misericordia, nulla stupisce; se la si chiama Consolatrice degli afflitti, nemmeno. Ciò dipende dal fatto della sua partecipazione a ciò rispetto a cui – nel titolo con cui la si invoca – ella viene integrata. Vi è cioè un legame, restando al primo degli esempi sopra esposti, tra la maternità di Maria e la misericordia di Dio, che su di noi viene ad essere riversata. Ora mi chiedo: che tipo di legame sussiste fra la stessa Maria e il pensiero umano – inteso in senso generale – che popola ognuna delle nostre menti quotidianamente e costantemente? Certo esistono dei pensieri che non si avvicinano per nulla alla Madonna, ma da che cosa dipende questo? In se stesso, infatti, il pensiero è entità spirituale della quale, umanamente parlando, la Madonna ha fatto esperienza anch’ella: è stata tutta una vita “pensante”, la sua, forse molto più che non “parlante” (tipico è l’esempio del versetto di Luca nel quale questo “pensare” di Maria viene esplicitato testualmente). Ma se la Madonna, in quanto donna e dunque creatura umana come noi – sebbene non violata dalla colpa di Adamo – è stata una donna “pensante”, quale tipo di legame, a livello teologico, possedeva mai con il Pensiero stesso? Ella, infatti, la veneriamo come “Madre del Verbo” (incarnato, nb), ma non come “Madre del Pensiero”. La invochiamo come “Sede della Sapienza”, ma non come “Sede del Pensiero”. Ella, piuttosto, in modo sommo rispetto a noi, creature umane dei secoli, è stata in un certo senso “l’Eletta” di quel Pensiero, cioè conseguente ad esso, ma non “avente Esso stesso in sé come sua origine”. Come legare, dunque, la Madonna al Pensiero divino, che abbiamo inteso come il Padre stesso? E come, di qui, legarla per transizione teologica ai nostri umani pensieri? E come, ancora, questi ultimi possono ricevere una integrale purificazione da tutto ciò che non si attiene alla verità divina, mediante Lei? Io penso che la Madonna vada invocata, senza indugio e senza coercizione, come Vergine del Pensiero, associando quindi questo titolo a tutti i vari che costituiscono le litanie che conosciamo. Questo titolo contempla insieme distinti elementi che ci possono aiutare nella nostra quotidianità spirituale. Anzitutto, intendendo questo titolo “secondo la lettera”, cioè nel senso di un “complemento di specificazione”, possiamo intendere Maria Santissima come Colei che sommamente e ineffabilmente è la Vergine pensata dal Pensiero divino, che “diviene” Parola incarnata in quel Gesù che lei stessa, nella pienezza dei tempi, darà alla luce in una carne umana per l’azione dello Spirito in lei. In tal senso, viene posto un legame “eterno” – essendo eterno quel Pensiero – fra la Vergine Maria e lo stesso Dio Padre, un rapporto nel quale il Figlio e lo Spirito sono comunque coinvolti: il primo in quanto dall’eternità, cioè nel Pensiero di Dio, “attendente” la sua incarnazione, il suo divenire “Parola incarnata nel grembo di Maria”; il secondo come agente realizzatore, nell’escandescenza dell’Amore, di tale avvenimento. Dire “Vergine del Pensiero” implica quindi, in prima istanza, evocare nello spirito umano, a protezione di esso, Colei che dall’eternità è la Vergine eletta alla Maternità del Figlio incarnato. Vi è tuttavia un secondo aspetto, che riguarda noi e i “nostri” pensieri, che questo titolo, “Vergine del Pensiero”, viene ad evocare. Infatti, se la Madonna ha una simile “elezione” nel Pensiero divino, in forza di essa noi invochiamo su di noi la sua presenza come potenza di purificazione dei nostri pensieri, tanto più quando essi divengono per noi ragione di angoscia o di dolore. Invocando “la Vergine del Pensiero”, ai nostri pensieri viene evocata ed infusa non solo la Santa Trinità (dove il Padre è il Pensiero, il Figlio è il Pensiero che diviene Parola, lo Spirito è l’Amore Persona che attualizza questo divenire), ma anche la Madonna stessa, con la storicità della purezza del suo pensiero umano, quando “meditava tutte le cose che accadevano” serbandole nel silenzio del suo cuore. In tal modo, con questo titolo, invochiamo che anche noi possiamo, in forza del Pensiero stesso di Dio che “pensa eternamente” la Vergine Maria, e in forza di quest’ultima stessa nel candore purissimo dei suoi pensieri umani, domandare per noi la purificazione dei nostri pensieri, al fine che essi siano tutti secondo Dio e la sua giustizia. Vi è poi un terzo elemento, relativo alla Vergine che “pensa” il Pensiero, cioè Dio Padre. Nel titolo di “Vergine del Pensiero”, infatti, è incluso anche questo terzo elemento evocativo: la presenza del Padre nel pensiero umano della Vergine. Invocandola come “Vergine del Pensiero”, quindi, domandiamo di essere associati – e quindi immensamente coadiuvati nei nostri pensieri – alla stessa relazione che la Vergine Maria, umanamente, istituiva nel suo pensiero con il Pensiero stesso, il Padre, trascendendo quindi salvificamente tutti gli inutili e inquietanti pensieri umani che il Maligno cerca di imporci legandoci alle cose del mondo. Amen

*** Disponibile il testo ““Il Pensiero che diventa Parola” – Teologia Trinitaria – 260 pagine – Edizioni Cattoliche La Casa di Miriam – Tel. 3405892741 www.lacasadimiriam.altervista.org info@edizionilacasadimiriam.it

 

 

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