Sull’univocità dell’essere secondo Duns Scoto

Sull’univocità dell’essere secondo Duns Scoto
L’univocità dell’essere, secondo il Beato Duns Scoto, si contrapponeva alla tesi che aveva governato il pensiero metafisico del 13° secolo, ossia quella dell’analogia dell’essere. Secondo Duns Scoto, occorre che alcuni attribuiti di Dio siano riferiti in modo non soltanto analogo, ma direttamente univoco (senza negare certo la differenza fra infinito divino e finito umano), per poter realmente dire qualcosa di Dio. Questi attributi divini sono appunto l’essere e gli attributi trascendentali ad esso coestensivi: vero, buono, bello e soprattutto uno.
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