Mai maledire qualcuno

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Se uno maledice l’altro, o lo odia, demolisce tutto l’impegno spirituale e continuo dell’angelo custode di quell’altro per la sua conversione e per la sua santificazione: viene così a trovarsi – credendosi nel giusto – in antitesi con un angelo di Dio, che come inviato dall’Altissimo lavora incessantemente nel suo custodito affinché – come vuole Dio – questi non si danni.
Non dobbiamo perciò mai maledire qualcuno, se non vogliamo che Dio ci domandi conto di come abbiamo coadiuvato – in negativo – la sua incessante pazienza di liberatore nello spirito di chiunque, fosse pure il peggiore dei peccatori. Se non siamo in grado di pregare per il bene di qualcuno per cui abbiamo una particolare repellenza, piuttosto non preghiamo in modo esplicito con quell’intenzione, ma non arriviamo mai a maledirlo, né ad augurargli del male. Solo la conversione della sua anima, infatti, deve essere al centro del nostro moto spirituale, come del resto noi a nostra volta, deboli e peccatori, siamo sostenuti costantemente, invisibilmente, in questa stessa dinamica, dal nostro angelo custode. E poiché vi è comunicazione fra gli angeli, e fra loro direttamente con Dio, non andiamo noi a frapporci a ciò che ci trascende e che lo Spirito Santo governa nel bene, facendo dei danni a noi stessi.
Lasciamo che Dio giudichi ogni cosa secondo la sua sapienza.
Amen
 
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Pubblicato da lacasadimiriam

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