– Sulla libera scelta verginale di San Giuseppe –
“La smettano alcuni sacerdoti ad insegnare, su basi apocrife e senza un lume razionale, che la figura di san Giuseppe poteva avere esperito un precedente matrimonio, terminato con la morte della sposa, al momento in cui egli divenne lo sposo di Maria. Persino durante alcune Sante Messe, nella ricorrenza del Santo (19 marzo), siamo talvolta costretti a subire un simile e vile attacco omiletico alla coerente, santa, illuminata e del tutto razionale scelta verginale compiuta dallo sposo della Santa Vergine, per meglio corrispondere, nel pieno delle proprie facoltà, al divino progetto che lo vedeva deposto ad un così elevato fine e rispetto al quale, per un dono di grazia, sin dall’età infantile ha ricevuto una particolare precognizione interiore.
Sembra che alcuni sacerdoti, pur di compiacere a determinate “masse” di fedeli che amano pensare a Giuseppe come ad un uomo “virile”, secondo la più mediocre accezione del termine, debbano per forza svilirne il ruolo e la figura verginale, pur di favorire una determinata e falsa coscienza popolana, incapace di concepire alcunché di affascinante nella persona al di fuori di un ordine sensuale di significato.
Non siano i sacerdoti a farsi guidare dai gusti dei “fedeli”, ma viceversa siano essi a guidarli verso la conoscenza della verità, in alcuni casi così difficile e sofferta da richiedere la totale messa in gioco della propria “stima” pubblica”.
Francesco Gastone Silletta – Edizioni La Casa di Miriam
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