Gesù è il Signore. Dobbiamo ripeterlo spesso, continuamente, in noi stessi, quando il demonio insinua nella nostra mente il contrario, pur sapendo egli stesso per primo, che Gesù è il Signore. Essere Signore significa avere l’assoluta e piena autorità su qualunque evento, accadimento, realtà della terra come anche del cielo. E anche in noi stessi, questa signoria – se la nostra libertà umana lo consente – viene ad esercitarsi. In tal modo, tutte le aporie, i disagi, i dubbi sulla fede, le contraddizioni, i peccati, le sofferenze, ogni cosa è sottoposta alla signoria di Gesù, che trascende infinitamente il senso che noi umanamente, a livello immediato, diamo alle cose, e supera ogni umana interpretazione. L’amore, che Gesù è, dona pace anche alle situazioni più moleste della nostra esistenza, e anche dinanzi al dolore presente, di qualsiasi genere, il cuore sa che, poiché Gesù è Signore, sempre egli è presente in modo supremo rispetto all’attualità che si sta vivendo, fosse pure dolorosissima, come accaduto a tanti cristiani che anche se sottoposti a dolori atroci hanno preferito quelli al diniego di Gesù. La signoria di Gesù su ogni cosa è la certezza della nostra fede, la luce della nostra speranza e il senso della nostra carità. In tutto, costantemente, siamo di Gesù, stretti alla sua mano.
Non lasciamo mai che Satana possa intromettersi malvagiamente in un rapporto con Gesù che è destinato all’eternità. E cosa mai potremo rimpiangere dei “tesori” di questo mondo, quando avremo faccia a faccia Gesù davanti a noi?
Amen
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