“Poiché molti han posto mano a stendere un racconto degli avvenimenti successi tra di noi” (Lc 1,1)

 “Poiché molti han posto mano a stendere un racconto degli avvenimenti successi tra di noi” (Lc 1,1) –

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Quel “molti” non è affatto enfatico, come alcuni dicono, ma reale: ciò che muta sono i soggetti in questione, che non sono evangelisti reali, ma pseudo-scrittori che speculavano sulle informazioni sulla vita di Gesù.

Luca introduce il suo Vangelo con un proposito di intenti, che se dal punto di vista letterario non ha particolari complessità, molte ne possiede, invece, da quello teologico. Vi è infatti una precisazione non unanimemente accettata, dagli studiosi, sul senso della frase “poiché molti hanno messo mano ad una narrazione, delle cose accadute presso di noi” (Lc 1,1). Con questa specificazione introduttiva, Luca non sembra affatto voler dire che, prima di lui, “molti altri vangeli (o testi sulla vita di Gesù)” fossero stati redatti. Piuttosto, quel verbo greco che indica l’atto di “redigere al modo di una narrazione” (ἀνατάξασθαι), ha qui il valore di un mero “tentativo”, rimasto insoluto, interrotto e inadempiuto da parte degli autori, i quali verosimilmente non avevano né i mezzi, né i fini ispirati alla composizione di un vero vangelo. In tal senso, quando si definisce come “enfatico” – da parte di alcuni omileti – il linguaggio di Luca quando dice che “molti, prima di lui…”, in realtà si dice una inesattezza, poiché quei “molti” (greco: πολλοὶ), ai quali Luca si riferisce, sono reali e storici, e dunque lui non sta enfatizzando alcunché: piuttosto, vuole significare che, alla luce di quei “molti”, che si sono interposti arbitrariamente all’ispirazione divina della scrittura dei vangeli – e che per questo non hanno ottenuto l’esito che auspicavano, vedendo bloccata e interrotta la loro scrittura – ebbene, adesso lui, pieno di ispirazione, con molte acute verifiche, si decide in prima persona alla stesura di una compilazione evangelica. Quel “molti”, quindi, non è una enfasi lucana irragionevole dei due Evangelisti che lo avrebbero preceduto, ma una evidenziazione di quei tanti finti evangelisti che si erano cimentati, con imperfette o inventate informazioni su Gesù, nella scrittura di un Vangelo. Ciò ha prodotto evidentemente una confusione presso alcuni fedeli, in modo speciale i neofiti, i quali avevano ricevuto notizie inadeguate su Gesù e sulla sua vita pubblica: Luca interviene, con l’atto di scrivere egli stesso (γράψαι) una redazione evangelica che tenesse conto dell’insegnamento ricevuto da quanti, sin dal principio (ἄνωθεν), avevano condiviso l’economia storica di Gesù stesso. Amen.

 

Pubblicato da lacasadimiriam

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