La preghiera cristiana dovrebbe sempre iniziare con la benedizione e la lode di Dio, con un atto anche breve di contrizione dei propri peccati, con un’analisi di se stessi dinanzi alla bontà divina: soltanto dopo di questo è lecito – sempre secondo una santa moderazione – iniziare a domandare a Dio questa o quella grazia personale, che molto raramente, tra l’altro, riguarda il dono di una maggior fede, di una maggior purezza ed obbedienza al Vangelo, ma molto più spesso una guarigione da un male, o l’ottenimento di qualche bene che pensiamo necessario.
Quando si va ospiti in casa di qualcuno a pranzo – se educati – non ci si siede subito chiedendo questo o quello da mangiare – ma si saluta e si ringrazia l’invitante come conviene ad un ospite umile e riconoscente. Anche Dio ci invita costantemente a sé, nella preghiera e nella comunione, ma noi siamo ansiosi di utilizzare la sua divinità a nostro vantaggio, spesso per finalità talmente “umane” che Dio stesso non può per questo accordarcele.
Diventiamo grandi nella fede, avendo tutti i mezzi affinché ciò si compia. Amen
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