L’evento della cacciata dei mercanti dal Tempio accadde due volte?

L’evento della cacciata dei mercanti dal Tempio accadde due volte?

Potrebbe essere un contenuto artistico raffigurante 1 persona

 

L’evento della cacciata dei mercanti dal Tempio, che gli studiosi si domandano – alla luce della distinta collocazione nei Vangeli – se sia accaduto all’inizio della predicazione di Gesù (come appare leggendo Giovanni, che lo colloca al capitolo 2), oppure alla fine (come invece viene collocato dai Sinottici nei loro Vangeli), in verità potrebbe molto più semplicemente, ma in due modi distinti, essersi verificato due volte nel tempo della predicazione di Gesù. Due volte, allo stesso modo della moltiplicazione dei pani (che con troppa facilità viene ritenuta da alcuni un “doppione”, cioè un racconto riportato due volte non perché storicamente accadde due volte, ma per volontà dell’evangelista).

Sul fatto che Giovanni “non sbagli” i tempi storici della sua narrazione, quando menziona la cacciata dei mercanti dal Tempio durante la prima Pasqua di Gesù a Gerusalemme con i suoi apostoli, sembra non si possano fare più obiezioni. Giovanni, che ci abitua a delle precisazioni temporali talvolta inattese (come quella “dell’ora decima” quando i due primi discepoli andarono da Gesù e videro dove abitava), non avrebbe motivo – né coerenza narrativa – a menzionare la cacciata dei mercanti dal Tempio in quel momento del suo Vangelo, se esso non fosse oggettivamente occorso secondo verità storica. Chi può pensare, del resto, a un Gesù che va la prima volta al Tempio per la Pasqua con i suoi apostoli, e possa “sopportare” silenziosamente uno scempio così vile di denaro, di corruzione, di ingiustizia, di rapina e in ultima anche di sacrilego commercio? E tuttavia non si può nemmeno pensare che quei commercianti corrotti non siano poi mai più tornati al Tempio a reiterare la loro speculazione economica, dopo quell’avvenimento con Gesù. E dunque ad ogni Pasqua, è facile supporre che quel commercio fraudolento e del tutto irreligioso, sia continuato ugualmente.

Inevitabilmente, tornando al Tempio – quantomeno a ridosso dell’ultima Pasqua della sua esistenza terrena – Gesù ha nuovamente trovato quei mercanti, comportandosi al medesimo modo – ma forse con minore enfasi – della prima volta. Per questo i Sinottici pongono il racconto della cacciata dei mercanti dal Tempio verso la fine del Vangelo, e non all’inizio come Giovanni.

Se osserviamo i dettagli, poi, della narrazione sinottica e quella di Giovanni, possiamo vedere come in effetti gli eventi narrati non possano dire storicamente un unico e medesimo evento, ma suppongano due distinti episodi, che anche la lettera esprime (oltre che il contesto teologico della narrazione evangelica).

E dunque – pare – Gesù avrebbe cacciato i mercanti, con potenza distinta, almeno due volte dal Tempio.

Amen

Edizioni e Libreria Cattolica La Casa di Miriam

Piazza del Monastero 3 – 10146 – Torino

 

Pubblicato da lacasadimiriam

La Casa di Miriam è un centro editoriale cattolico ed un cenacolo di preghiera operativo 24h