“L’amore si china verso l’amato” – Meditazione serale alla Casa di Miriam del 5 agosto 2023:
Lasciamo a Gesù l’autorità sulla nostra vita, consegnandogli ogni cosa. In questo momento ci fermiamo da ogni attività, decidendo di condividere con Gesù un tempo di questo giorno, una porzione di questa serata, affinché nulla dei nostri pensieri, nulla dei nostri desideri, delle immaginazioni, dei ricordi prevalga sulla volontà di essere presso Gesù, con Gesù, intimamente uniti a Gesù. In questo modo comprendiamo come la vera solitudine sia quella del mondo, anche quando vediamo tanta gente riunita chissà dove e come, poiché il mondo non accoglie Gesù, la relazione viva con Dio, e si isola a se stesso, fingendo di esistere mediante passatempi, fughe, divertimenti, alternative inconsistenti al vero incontro, alla vera compagnia, al vero Dio. Lasciamo dunque a Gesù l’autorità sulla nostra vita, consegnandogli ogni cosa. Lui conosce tutto di noi, e tuttavia certe cose ama sentirsele dire da noi, non per averne informazione, ma per la nostra formazione. Infatti, parlando con la Parola, chiedendo perdono al Perdono, condividendo un attimo di vita alla Vita stessa, eleviamo noi stessi dove nessun esercizio fisico o mentale può condurci, cioè al cuore stesso del Signore e Dio, Gesù Cristo. Andiamo per questo, con la parola, con il pensiero, con la gestualità o con qualsiasi altra intima espressione possibile, a dire a Gesù ciò che teniamo nel cuore, se abbiamo dei dispiaceri, se qualcosa ci tormenta, o se invece abbiamo delle belle esperienze di cui ringraziarlo. Benediciamo il suo nome. Benedicendo il nome di Gesù, infatti, si invoca su di noi la salvezza. Se qualcosa ci opprime in modo speciale, Gesù si cinge i fianchi, e si china a lavarci da quell’oggetto, da quel fenomeno, da quel pensiero, da quella persona che in qualsiasi modo disturba la nostra pace interiore ed interdice la nostra libertà cristiana. L’amore si china verso l’amato, infatti, e non si rialza fin quando l’amato non è divenuto libero dal peso che lo sovrasta. Così è Gesù, che sta chinato su di noi fintanto che non veniamo resi liberi da ogni giogo umano, da ogni convivenza passata con il peccato, da ogni legame con contesti sbagliati nella nostra esistenza sin qui vissuta. Tutto è per il bene, con Gesù, ed è un bene operativo il suo: non un mistico e lontano Dio, non un’idea filosofica, non un lussuoso concetto o figura immaginaria, ma l’amore spirituale in movimento verso il bene dell’amato, cioè ognuno di noi. Diamo lode, dunque, a Gesù per la sua così gratuita magnanimità nei nostri riguardi, e se vogliamo accontentarlo in sommo grado, domandiamogli questo: che tutti, anche i più lontani da lui, possano conoscere questo suo amore e divenirne partecipi, senza che nessuno vada perduto di quanti ha redento con il suo stesso sangue. Amen