Abramo rispose: “Dio stesso provvederà l’agnello per l’olocausto, figlio mio!” (Gen 22,8) – L’olocausto (eb. “olah”) del Figlio stesso di Dio, prefigurato da Isacco

Abramo rispose: “Dio stesso provvederà l’agnello per l’olocausto, figlio mio!” (Gen 22,8) – L’olocausto (eb. “olah”) del Figlio stesso di Dio, prefigurato da Isacco

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Dinanzi alle perplessità di Isacco – inconsapevole della volontà paterna di offrire in obbedienza a Dio lui stesso come olocausto – Abramo risponde al figlio con un atto di affidamento a Dio che solo a una mentalità troppo “umana” e “razionalista” può qui apparire come immorale. Abramo, infatti, si fida di Dio, sapendo appunto che essendo questi Onnipotente, sarà lui stesso – e dunque non i preparativi umani – a preparare l’agnello da offrire sul Moria. Ciò significa che in cuor suo, fidandosi di Dio e insieme obbedendogli in tutto, Abramo sino all’ultimo ha confidato che, fosse pure nell’atto finale, Dio gli risparmiasse la vita del figlio. E così è avvenuto, poiché realmente Dio ha provveduto all’agnello per l’olocausto: il suo stesso Figlio. Non un olocausto immediato, tuttavia, ma successivo ad Abramo, e di molti secoli. Un olocausto, ossia un sacrificio consumato totalmente, e un sacrificio di completa espiazione. Il termine ebraico per “olocausto”, infatti, è qui “olah”, che significa nella sua radice: “ascendente, che sale su”. Ciò significa un’offerta totalmente – e non solo parzialmente – consumata. Il fuoco “fa salire” l’offerta vittima fino a Dio, integralmente consumandola. Vi sono altri sacrifici che non contemplano il medesimo rituale così integralmente concepito. L’Agnello che Dio stesso provvede, e che Abramo profetizza, è di questo tipo: un sacrificio totale, senza risparmio della vittima offerta. In questa linea si deve intendere l’invio di Dio di Abramo sul Moria con il figlio, il fuoco e la legna, ma senza l’agnello. Il Figlio di Dio, nel suo indicibile sacrificio per noi, è qui totalmente prefigurato, ed è a questo passo che si riferisce Gesù quando, parlando ai Giudei, dice che Abramo vide il suo giorno (Gv 8,56). Amen

 

Pubblicato da lacasadimiriam

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