Naum 3,19, testo che, simbolicamente, si riferisce al Maligno decaduto:
“Non c’è rimedio per la tua ferita,
incurabile è la tua piaga.
Chiunque sentirà tue notizie batterà le mani.
Perché, su chi non si è riversata
senza tregua la tua crudeltà?”.
Il male che egli ha compiuto e che ancora oggi compie, è un male senza possibilità di misericordia dinanzi a Dio, e dunque “incurabile”, come dice il testo, e dalla ferita senza alcun possibile rimedio. Chi “batterà le mani”, dinanzi a tutto ciò? I figli di Dio, che hanno donato la loro vita astenendosi dalle illazioni e dalle contaminazioni con lui, rimanendo fedeli a Dio sino all’ultimo.
È forse mancanza di pietà, tutto questo? No, poiché è perfetta giustizia di Dio in atto. Perché? Perché, come dice il testo, “su chi non si è riversata senza tregua la tua crudeltà?”. Persino Dio stesso, per sua volontà e nel suo infinito amore per noi, viene a rendersi partecipe, mediante l’incarnazione del suo Figlio, di tutto il male che Satana ha compiuto alla più nobile delle sue creature, l’uomo, contaminandola con il peccato e la sua disobbedienza. E mediante l’incarnazione, la morte e la risurrezione del suo Figlio incarnato, Dio spezza il giogo di Satana sull’uomo e sul creato (Naum 1,13) e lo libera dalle sue catene.
Seguiamo dunque Dio con umiltà e fede, in Gesù Cristo, anche se questo ci chiede impegno e tanta fatica, e mai più saremo sotto il giogo dello Sconfitto in eterno, dell’Umiliato, del Maligno. Amen
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