Il demonio era convinto di poter prevalere anche sull’umanità del Figlio di Dio

Il demonio era convinto di poter prevalere anche sull’umanità del Figlio di Dio.

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In ambito teologico si dice (giustamente) che Gesù si sia lasciato tentare dal demonio nel deserto: cosa che nessuno dei teologi obietta (almeno in senso assoluto), dal momento che essa è narrata in modo esplicito e palese nei Vangeli. Molto di meno, tuttavia, si analizzano altre due cose molto importanti.
La prima è l’inverso della precedente, ossia che il demonio “abbia osato tentare Gesù”. E non si tratta affatto di una tentazione che il demonio pensasse persa in partenza data l’identità di Colui che andava sottoponendo alle sue tentazioni. Il demonio non agisce mai pensando in anticipo di essere sconfitto. Egli era dunque convinto di poter prevalere anche sull’umanità del Figlio di Dio. Se questo attesta fin dove giunga la superbia dell’osceno ingannatore, al contempo evidenzia il merito della vittoria di Gesù su di lui. Una vittoria non parziale, non interdetta da vani ragionamenti con lui – perché ciò che il demonio suggerisce, non va mai “ragionato” come possibile verità o salute – ma piuttosto una vittoria secca, decisa, impeccabile. Essa è una parafrasi anticipata di quella che ancora più eloquentemente Gesù darà, nella sua umanità, al demonio sulla croce: “Scendi, se sei Figlio di Dio!”. No. La volontà di Dio è che il Figlio sia qui, sulla sua croce di regalità e di espiazione, e faccia tremare tutto il mondo demoniaco mediante questo sacrificio volontario.
La seconda cosa, è correlata alla prima: Gesù si lascia tentare dal demonio nel deserto non soltanto per un senso di solidarietà agli uomini (cosa giustissima in sé), ma anche perché gli uomini di ogni tempo trovino un punto di riferimento invincibile dinanzi alle tentazioni stesse del demonio. Gesù, cioè, crea nell’Uomo un precedente di vittoria sul Maligno, in modo inequivoco, indiscutibile e netto. L’uomo di ogni tempo potrà dunque appellarsi, in qualunque situazione difficile di tentazione o di oppressione diabolica, a quella volontaria rinuncia alle proposte del Maligno che, anche se afflitto dalla stanchezza, dalla fame e dal caldo, Gesù ha compiuto nella sua umanità nel deserto, allo scopo di esaltare il valore fondamentale dell’obbedienza a Dio in tutto.
Amen

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Pubblicato da lacasadimiriam

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