La croce in sé: né segno, sé simbolo

La croce in sé: né segno, né simbolo
 
 
Sembra un azzardo speculativo, ma forse, in senso proprio, la croce di Cristo (quella storica, il legno vero nel quale fu crocifisso Gesù) non è né un “segno”, né ancor meno un “simbolo”. Né la semiotica, infatti, né la simbologia (cara a molti studiosi che “saltano” dalla storia al simbolo, trascurando la prima come “fittizia” e valorizzando soltanto il secondo), possono ultimativamente inquadrare la croce di Cristo nella sua specifica e singolare prospettiva di senso. La croce infatti è qui, integralmente se stessa. Il “rimando” oltre ciò che essa è in sé, sinceramente ci pare fra-intenderla: poiché essa ha appunto la propria integerrima espressione in ciò che raffigura: il Dio crocifisso, “oltre” il quale, come questa evocativa immagine allegata rappresenta, non c’è alcunché da “ricongiungere”, da “unire” e perciò attualmente “mancante”.
Ciò non nega affatto (ci mancherebbe), il valore, per esempio, del nostro fare il “segno della Croce”. Si tratta però di un segno che riguarda noi, nel nostro incedere terreno. Di per sé, però, la croce di Cristo ci pare non significare altro che se stessa. Interamente e senza rimando alcuno a qualcos’altro.
 
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