GIUDA non è FIGLIO DI GIACOMO – La traduzione CEI di Lc 6,16 è equivoca

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GIUDA non è FIGLIO DI GIACOMO – La traduzione CEI del Vangelo di oggi (Lc 6,12-19) è assolutamente equivoca. Leggiamo prima il testo del Vangelo e poi facciamo delle considerazioni testuali ***.

 

Lc 6,12 In quei giorni egli se ne andò sul monte a pregare e passò tutta la notte pregando Dio. 13Quando fu giorno, chiamò a sé i suoi discepoli e ne scelse dodici, ai quali diede anche il nome di apostoli: 14Simone, al quale diede anche il nome di Pietro; Andrea, suo fratello; Giacomo, Giovanni, Filippo, Bartolomeo, 15Matteo, Tommaso; Giacomo, figlio di Alfeo; Simone, detto Zelota; 16Giuda, figlio di Giacomo; e Giuda Iscariota, che divenne il traditore.

17Disceso con loro, si fermò in un luogo pianeggiante. C’era gran folla di suoi discepoli e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidone, 18che erano venuti per ascoltarlo ed essere guariti dalle loro malattie; anche quelli che erano tormentati da spiriti impuri venivano guariti. 19Tutta la folla cercava di toccarlo, perché da lui usciva una forza che guariva tutti.

 

*** Il testo greco del Vangelo di Luca, in 6,16, dice letteralmente: ” Ἰούδαν (Ioudan) Ἰακώβου (Iakōbou)”, cioè: “Giuda di Giacomo”. Che questo Giuda sia “figlio di” Giacomo, non è detto in alcun modo dall’Evangelista, e nemmeno sottinteso.

In Mt 10,3, invece, per dire che Giacomo è “figlio di Alfeo”, si dice testualmente: “Ἰάκωβος (Iakōbos) ὁ (ho) Ἁλφαίου (Halphaiou), cioè “Giacomo, ‘quello di’ Alfeo, mentre Giuda viene semplicemente chiamato “Taddeo” (Θαδδαῖος, Thaddaios).

In Mc 3,18, invece, per dire che Giacomo è “figlio di Alfeo”, si dice all’accusativo Ἰάκωβον (Iakōbon) τὸν (ton) Ἁλφαίου (Halphaiou) – cioè “Giacomo di Alfeo”, mentre Giuda viene anche qui chiamato semplicemente (all’accusativo) Θαδδαῖον (Thaddaion).

La traduzione del Vangelo di oggi, quindi, dove nella Santa Messa ci sentiamo dire che scegliendo i Dodici, Gesù scelse un tal “Giuda, figlio di Giacomo”, non è assolutamente esatta. Se non si osa tradurre, per ragioni letterarie, cone “Giuda ‘fratello’ di Giacomo”, almeno si traduca letteralmente “Giuda ‘di’ Giacomo”.

Se tuttavia leggiamo la lettera di Giuda, essa inizia dicendo: “Giuda, servo di Gesù Cristo e fratello di Giacomo” (Gd 1,1). Nel testo greco:

Ἰούδας (Ioudas) δοῦλος (doulos) Ἰησοῦ (Iēsou) Χριστοῦ (Christou) δὲ (de) ἀδελφὸς (adelphos) Ἰακώβου (Iakōbou)”.

Forse proprio per fare chiarezza sulla sua identità, lo stesso Giuda (Taddeo) si definisce specificatamente come “fratello” (adelphos) di Giacomo. Amen

 

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