“Il mio cibo è fare la volontà di colui che mi ha mandato” – Il nostro cibo, invece, qual è?

“Il mio cibo è fare la volontà di colui che mi ha mandato” – Il nostro cibo, invece, qual è?

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Quando si parla di “cibo”, si sollecitano molte coscienze. Già di primo mattino, in questo tempo d’estate, nonostante il caldo e l’afa, si vedono tante persone al mercato, non curanti della fatica delle borse piene, della strada sotto il sole, dell’afa che – a una certa età soprattutto – può essere pericolosa. Tutto questo perché? Per assicurarsi il pane morbido, la carne fresca, le verdure scelte e via dicendo, e non attendere che l’ora tarda faccia sfiorire il mercato dei suoi prodotti migliori. Dinanzi alle esigenze dello stomaco, nemmeno il caldo mette paura. Non così, invece, per una visita al Signore in Chiesa – senza voler pretendere la partecipazione completa alla Messa nei giorni feriali. Una visita soltanto. Lì in Chiesa – si dice – fa troppo caldo, manca il ventilatore, non c’è aria. E infatti per la stragrande maggioranza, le chiese sono totalmente deserte – tanto più quando non ci sono celebrazioni – sebbene siano popolate da moltitudini di angeli che sopperiscono all’ingratitudine umana, che preferisce la “salute” dello stomaco a quella dello spirito, e lodano incessantemente il Santissimo Sacramento nel Tabernacolo. Tuttavia anche a noi, che crediamo in Gesù Cristo come Dio e Salvatore, Gesù stesso dice che il nostro cibo è primariamente quello di compiere la volontà di colui che ci ha mandato. Chi ci ha mandato? Ma Gesù stesso, che ci dice: “Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi” – e ancora – “Io vi mando come pecore in mezzo ai lupi”. E dove ci ha mandato? Nel campo del mondo, ad evangelizzare, raccomandandoci di “non cercare il cibo che perisce, ma quello che rimane in eterno, e che lui stesso ci darà”. In tal senso, quando gli apostoli incontrano il Maestro e gli dicono: “Rabbì, mangia”, Gesù dà loro un messaggio che deve rimanere fisso anche nella nostra coscienza per tutto il tempo della nostra vita cristiana: “Il mio cibo è fare la volontà di colui che mi ha mandato”, e che noi sappiamo essere Gesù. Possiamo stare più che tranquilli che, facendo la sua volontà, non staremo mai digiuni, poiché ancora Gesù ci insegna che se Dio nutre i passeri, darà da mangiare anche a noi, se ovviamente abbiamo fede in lui. Amen

Edizioni Cattoliche La Casa di Miriam
Piazza del Monastero, 3 – Torino
Tel. 3405892741

 

 

Pubblicato da lacasadimiriam

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