Gesù ha chiamato l’opera di Maria Valtorta come “la terza moltiplicazione dei pani”:
Ci sono tuttavia molti omileti che – su basi teologiche molto discutibili – negano che vi siano state due moltiplicazioni dei pani, come riferite dai Vangeli, e affermano che una di esse sia solo una ripetizione “letteraria”, non reale, dell’altra. Negano anche il numero di persone oggettivamente sfamate, riferite dai Vangeli in numero di cinquemila, nella prima moltiplicazione, e in settemila nella seconda. Tutte esagerazioni enfatiche, secondo loro. Ovviamente devono sempre contestare l’oggettività della Parola di Dio, che trascende infinitamente il loro come il nostro pensiero.
E dunque, come potranno mai accogliere con gioia una “terza moltiplicazione dei pani”, dove questi pani sono non quelli che, vuoi o non vuoi, non mancano mai in certe tavole sempre imbandite, ma i pani spirituali della conoscenza e della verità di ciò che Gesù nella storia ha fatto e operato per noi, fino al dono del sangue, e che gli stessi Vangeli, senza manomissioni ermeneutiche, ci svelano e ci raccontano?
Chi desidera oggi, di questi omileti, questo pane? L’incontro con la Verità non è infatti sempre morbido come la mollica, e il gusto della Giustizia non è come quello del grano infarinato.
Amen
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