L’ora della Divina Misericordia – Vediamo cos’è e come praticarla

L’ora della Divina Misericordia – Vediamo cos’è e come praticarla:
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Questo momento contemplativo, di intensa unione a Gesù crocifisso, ci deriva – per come qui viene esposto – dalle rivelazioni che lo stesso Gesù ha dato a santa Faustina. Come specificano bene quanti sono vicini al mondo della santa, questa pia devozione non è lo stesso che la – pur nobilissima – preghiera della Coroncina alla Divina Misericordia, e nemmeno lo stesso della Via Crucis.

Nel Diario di santa Faustina leggiamo: “Ogni volta che senti l’orologio battere le tre, ricordati di immergerti tutta nella mia misericordia, adorandola ed esaltandola; invoca la sua onnipotenza per il mondo intero e specialmente per i poveri peccatori, poiché fu in quell’ora che venne spalancata per ogni anima” (ottobre 1937).

Come si evince da queste parole di Gesù, la preghiera dell’ora della misericordia ha un carattere assolutamente interiore, intimo all’orante e libero da qualsiasi forma di prestabilita testualità (cioè non ci sono formule testuali da ripetere). Il senso e l’efficacia di questa preghiera si risolvono, piuttosto, nella compresenza di tre elementi:

  1. Le ore 15,00, come evocazione “attuale” e, diciamo noi, “puntuale”, della morte in croce di Gesù. Questo è l’unico elemento “oggettivo”, che cioè non è intimo al soggetto.
  2. La contemplazione interiore dell’amore di Gesù crocifisso e della sua infinita misericordia per i peccatori: questa esperienza è del tutto intima all’orante, non condizionata da limiti di tempo o da formule rituali di alcun tipo. Il soggetto medita – con piena libertà di spirito – Gesù crocifisso per amore nell’ora della sua morte.
  3. Dal primo e dal secondo elemento ne deriva un terzo: l’effusione dell’amore di Gesù che viene evocato dall’orante, con pieno abbandono dell’anima, nell’ora della sua morte. Tale effusione è una distribuzione della grazia divina – per i meriti di Gesù crocifisso – secondo i modi e i tempi che Dio stesso predilige, con specialissimo riguardo alle anime dei peccatori.

In pratica, a santa Faustina, Gesù ha raccomandato (anche non necessariamente dentro una Chiesa), un semplicissimo – ma intimo ed intenso – connubio fra l’anima peccatrice e la divina misericordia, rendendo ogni anima che contempla la sua passione e morte – nell’ora storica in cui questa si è compiuta, ossia le 15,00 – una inauspicata compartecipe della diffusione della divina grazia sui peccatori.

Non possiamo, dunque, che accogliere con gioia questo salutifero dono che Gesù pone – nell’infinità sua bontà – all’ostinazione del nostro peccato. Mediante l’intercessione di santa Faustina, anche oggi, ma anche domani e ogni giorno possibile, ci è dato di compiere questa santa contemplazione interiore, ovunque ci troviamo, della morte di Gesù, che ha ottenuto i beni della nostra salvezza. Amen

Edizioni e Libreria Cattolica La Casa di Miriam

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Pubblicato da lacasadimiriam

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