“Prego ma non ottengo”, possono dirlo quanti hanno una fede distinta da quella cristiana, ma mai un autentico cristiano.
“Ottenere”, per un cristiano, significa avere Cristo in sé. Ora, se la preghiera è autentica, umile e fatta con fede, essa è in se stessa “ottenimento”, dal momento che nella preghiera si invoca Cristo, disponendo della sua grazia, venendo Egli in relazione a noi. E dunque qualsiasi cosa si domandi, la più importante la si “ottiene” nell’atto stesso del pregare, essendo ivi presente Cristo con la sua grazia. Ciò che poi di specifico gli si domanda, si è certi di ottenerlo anch’esso, nella misura in cui lo si pone a livello della sua volontà: essendoci Lui, vi è anche ciò che a lui preme che noi di oggettivo riceviamo dal suo amore. Non dobbiamo mai pensare, in tal senso, che una sola preghiera posta a Gesù Cristo possa ritenersi vana o senza effetto. Solo quanti “sperano” in un esaudimento immediato delle loro umane volontà – e unicamente di quelle – sono coloro che rimangono disillusi dalle loro preghiere, mai chi si rivolge a Gesù Cristo, Signore e Dio nell’umiltà della fede in lui. Amen
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