“Divenire una cosa sola con la carità” – 3° Appuntamento con il Ciprel nella Chiesa di San Benedetto di Torino

“Divenire una cosa sola con la carità” – 3° Appuntamento con il Ciprel nella Chiesa di San Benedetto di Torino, Mercoledì 24 aprile, ore 20,45, con adorazione eucaristica e la partecipazione di Padre Ernesto, Presidente della Fondazione Maria Valtorta – Il testo della meditazione finale prevista nella raccolta aiuti:

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Più ancora che non moltitudini di concetti e di rivelazioni, la Valtorta ci lascia un messaggio fondamentale da parte di Gesù: la carità, divenire una cosa sola con la carità, spendere la propria vita nella carità. Il fatto che “la carità copra una moltitudine di peccati”, è di per sé una rivelazione pre-valtortiana: il Nuovo Testamento (e non solo la lettera di Pietro che testualmente cita queste parole) si muove e si sviluppa, seguendo l’insegnamento di Gesù, nell’ambito della carità. Il rischio, tuttavia, è duplice in tal senso: l’uno è quello di pensare che allora, dando un po’ di monetine a un povero, ci vengano perdonati “moltitudini” di peccati; l’altro è intrinseco al precedente, ossia ritenere e rinchiudere la carità nell’atto della pura elemosina. Il concetto di carità è tuttavia molto più ampio, nel Nuovo Testamento, di quanto non venga inteso nella società comune. Esso travalica l’aspetto del mero portafoglio ed interpella il cuore, non nel singolo momento del giorno, ma nella continuità dell’esistenza. Si tratta cioè di una luce, quella della carità, che viene da Dio stesso e dalla quale ne deriva, per assonanza con l’amore stesso di Dio, il perdono di tanti peccati. Maria Valtorta, in tal senso, ha dei dettagli inimmaginabili nella sua opera, che ci svelano come Dio stesso intenda e proponga a noi la via della carità come via della salvezza. L’insegnamento evangelico nella sua opera viene del tutto parafrasato e sganciato da qualsivoglia residuo di incomprensione testuale. Leggere la Valtorta implica così – a meno che uno rimanga insensibile a ciò che legge – un investimento del cuore nella carità, la ricezione della vivacità ardente dello Spirito stesso, in noi, che ci sollecita a guardare al di fuori di noi stessi, a concepire in modo distinto, non più disinteressato ma autenticamente fraterno, le creature “esterne” a noi nei loro vissuti, ma “interne” a noi nella comune appartenenza al medesimo disegno creatore di Dio. La carità è il fattore salvifico differenziale: Gesù in croce ne è l’emblema assoluto, la Vergine sotto la croce la sua traslazione partecipata, la Maddalena il suo riflesso, Giovanni la sua testimonianza. E potremmo procedere a lungo.
Il Ciprel intende quindi esplicitare la sua attività non solo mediante i necessari incontri di preghiera e le relative meditazioni mensili in Chiesa alla luce degli scritti valtortiani, ma concretizzare tutto ciò, con umiltà e decisione, nella carità sensibile, oggettiva, visibile, in modo che – sebbene sia vero che “la carità si fa in silenzio” – si possano motivare le coscienze ad una partecipazione all’Uno, che è la Carità stessa di Dio, nel piccolo del nostro quid sociale, vitale, lavorativo. Iniziamo a vivere nella carità, senza disgiunture dovute alle pregiudiziali sociali o culturali, e procediamo così, insieme, sotto la guida e l’insegnamento della Valtorta, che è lo stesso insegnamento di Cristo nella sua autentica esplicitazione linguistica. Moriremo santamente, sebbene peccatori; non avremo rimorsi, sebbene siano tante le nostre colpe terrene. Perché Gesù è vivo dove vive la carità, e dove vive Gesù, vive la salvezza. Amen

Francesco G. Silletta – CIPREL – Centro Internazionale di Preghiera Laicale – Ispirato agli scritti di Maria Valtorta – Incontri Mensili nella Chiesa di San Benedetto – Torino –
Edizioni Cattoliche La Casa di Miriam
Piazza del Monastero, 3 – Torino
Tel. 3405892741
www.lacasadimiriam.altervista.org

 

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