Il Salmo 129 (128) – Con commento dall’esposizione di Sant’Agostino ***

Agnus Dei Triumphantis - Jose Luis Castrillo

Il Salmo 129 (128) – Con commento dall’esposizione di Sant’Agostino ***

Quanto mi hanno perseguitato fin dalla giovinezza

– lo dica Israele -,

quanto mi hanno perseguitato fin dalla giovinezza,

ma su di me non hanno prevalso!

Sul mio dorso hanno arato gli aratori,

hanno scavato lunghi solchi.

Il Signore è giusto:

ha spezzato le funi dei malvagi.

Si vergognino e volgano le spalle

tutti quelli che odiano Sion.

Siano come l’erba dei tetti:

prima che sia strappata, è già secca;

non riempie la mano al mietitore

né il grembo a chi raccoglie covoni.

I passanti non possono dire:

»La benedizione del Signore sia su di voi,

vi benediciamo nel nome del Signore».

 

Dice S. Agostino a commento dei versetti 1-3: “Spesso e fin dalla mia giovinezza mi hanno combattuta. È la Chiesa che parla di coloro che le tocca sopportare, e pare voglia dire: Ma è forse da adesso? Da gran tempo esiste la Chiesa: essa è sulla terra da quando furono chiamati i primi santi. Un tempo risultò costituita dal solo Abele, e fu combattuta da Caino, fratello cattivo e sciagurato. Poi fu costituita dal solo Enoch, e lo si dovette sottrarre di fra mezzo agli iniqui. Poi fu costituita dalla famiglia di Noè, e dovette sostenere l’opposizione di tutti coloro che perirono nel diluvio, quando solamente l’arca restò a galleggiare sui marosi finché non toccò la terraferma. In seguito la Chiesa fu costituita dal solo Abramo, e ben note ci sono le prove che ebbe a subire da parte dei cattivi; poi risultò formata esclusivamente da Lot, figlio di suo fratello, e dalla famiglia di lui, residente a Sodoma, e dei sodomiti dovette affrontare gli abusi e la perversione finché Dio non intervenne a liberarlo. Più tardi la Chiesa fu costituita dal popolo d’Israele, ma ebbe a tollerare l’odio del faraone e degli egiziani. Nell’ambito della Chiesa così costituita, cioè all’interno dello stesso popolo israelitico, la Chiesa cominciò a contare certi santi quali Mosè e altri, i quali però dovettero soffrire da parte dei giudei iniqui, sebbene popolo d’Israele. E così si giunse al nostro Signore Gesù Cristo e cominciò a predicarsi il Vangelo. Era già stato detto nei salmi: Ho annunziato e parlato; si sono moltiplicati oltre il numero. Che significa: Oltre il numero? Hanno creduto non solo quelli che rientravano nel numero dei santi, ma sono entrati [nella Chiesa] anche altri, oltrepassando questo numero. Vi sono entrati molti giusti, ma in numero anche maggiore gli iniqui. Ed è giocoforza che i giusti tollerino gli iniqui. Ma da quando? Da quando c’è la Chiesa. Forse che capita solo adesso, quando può farne il computo o vi torna col ricordo? Non si stupisca quindi la Chiesa né alcuno di coloro che fan parte della Chiesa intendendo formare un membro sano di lei. Ascolti la sua stessa madre, la Chiesa cioè, e lei gli dirà proprio questo: Non meravigliarti di tali cose, o figlio! Spesso [e] fin dalla mia giovinezza mi hanno combattuta. […]”

(S. Agostino, Esposizione sul Salmo 128)

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Pubblicato da lacasadimiriam

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