“Tre pasque e tre settimane decisive nel quarto Vangelo” – da uno studio di M. Thurian

“Tre pasque e tre settimane decisive nel quarto Vangelo” – da uno studio di M. Thurian, “Maria, madre del Signore, immagine della Chiesa” –
 
“[…] Così il Vangelo (di Giovanni) è costruito sul piano di sei feste liturgiche: tre Pasque, una Pentecoste (probabilmente), una festa dei Tabernacoli ed una festa della dedicazione, con tre settimane principali: la settimana inaugurale e la settimana di passione, che si concludono entrambe con la manifestazione della gloria del Cristo, ed infine la settimana finale delle apparizioni del Risorto.
[…] “Il terzo giorno vi furono delle nozze a Cana di Galilea”. La menzione precisa dei giorni, per l’inizio del ministero di Gesù, rivela una successione di sette giorni che costituiscono la settimana inaugurale del Vangelo.
L’impossibilità degli spostamenti nel paese, richiesti da tale rapida successione, indica che non bisogna attenersi al significato cronologico esatto di questa “settimana”, ma molto più al suo significato teologico.
L’evangelista teologo ha voluto dare un significato mistico a questa “settimana” inaugurale di sette “giorni”. I tre “l’indomani” (1,29, 35, 43), la menzione precisa del “terzo giorno” dopo il quarto (2,1), singificano una successione di giorni simbolici, che ricordano i sette giorni della creazione. Il prologo dell’evangelo inizia come la Genesi: “In principio (en arché); l’inizio del ministero di Cristo si svolge, come la creazione, in una settimana simbolica. L’evangelista vuole mettere in evidenza che la salvezza messianica è una nuova creazione nel Cristo, Verbo che era al principio, da cui tutto fu creato (1,1-3) e che si è fatto carne (1,14). L’autore sacerdotale del primo racconto della creazione aveva costruito il suo piano distribuito su sei giorni simbolici, per dimostrare l’origine divina del settimo giorno, quale giorno di riposo per Dio; parimenti Giovanni colloca gli avvenimenti della nuova creazione in una settimana, il cui settimo giorno coincide con le nozze di Cana, dove Gesù compì il primo segno della sua messianicità; in una settimana simbolica Cristo pose i fondamenti della creazione nuova, della comunità messianica, della Chiesa, chiamando ad uno ad uno coloro che saranno le colonne di questo nuovo edificio, gli apostoli; poi, il settimo giorno, simbolo del riposo finale, egli prende parte alla gioia delle nozze di Cana, che simboleggiano e prefigurano le nozze escatologiche di Dio col suo popolo, il banchetto del Regno, e manifesta la sua gloria con il primo segno della sua natura di Figlio di Dio […]”
(M. Thurian, Maria, madre del Signore, immagine della Chiesa, Morcelliana, Brescia 1969, 3.Edizione, pp. 135-136
 
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