“Colui che nascerà Santo” – Inizio Novena Natale

“Colui che nascerà Santo” – Inizio Novena Natale

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“Gesù che viene. Una traduzione più letterale del racconto dell’annunciazione a Maria, guarda al momento in cui l’angelo Gabriele rivela a Maria il disegno di Dio su di lei in chiave verginale, traducendo il testo come segue:
“Colui che nascerà Santo”, anziché il classico (e forse inesatto): “Colui che nascerà sarà dunque Santo”. La prima traduzione, sostenuta ad esempio dal grande biblista Ignace De la Potterie, offrirebbe una chiara prova letteraria della verginità del parto di Maria, che sarebbe allora esplicitamente affermata nello stesso Vangelo di Luca.

In effetti, osservando il racconto dell’annunciazione, il contesto letterario di questa espressione angelica è quello della nota domanda di Maria: “Come avverrà questo, dal momento che non conosco uomo?”. Rispondendole, l’Angelo non avrebbe fatto altro, coerentemente con la domanda della Vergine, che annunciarle un parto verginale.
Comunque sia, Gesù viene. E viene santamente. Lo troveremo “avvolto in fasce, che giace in una mangiatoia”, secondo un altro annuncio che lo rivela ai pastori in Lc 2,12. In fasce, cioè con le braccia bloccate, come lo saranno le braccia adulte del Redentore crocifisso (Gv 19,30).
Gesù viene, e viene in un contesto di movimento popolare, a motivo del censimento. Ancora una volta, in parallelo, lascerà questo mondo in un altro contesto di profondo movimento: i giorni della Pasqua.
Ecco allora che anche noi siamo chiamati a muoverci: interiormente, ancor prima che fisicamente.
Dove sei, Gesù, nel mio cuore, nella mia coscienza, in questo momento esatto? Ora, che mi riconosco carico di pensieri, di impegni, di situazioni: tu dove sei nella mia attualità di pensiero? Secondo quale orientamento, per quale ordine di finalità mi rivolgo a te?
Tu stesso, bambino Gesù, sei la fonte del mio pensare. Allora aiutami a cercarti con lo spirito, e a fare della tua presenza una ragione di carità e di santificazione, per me e per il prossimo.
Questo è il regalo di Natale che io ti domando.
Amen”.

(Francesco G. Silletta – Meditazioni con il gruppo “La Casa di Miriam – Torino – Incontri mensili in Chiesa)
www.lacasadimiriam.altervista.org

Pubblicato da lacasadimiriam

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