Se il bene compiuto prima, non giustifica il male compiuto dopo, è anche vero che quel bene compiuto prima, se uno pecca mai poi si pente, ne facilita la giustificazione. Quante più sono le cose buone che compiamo, tanto meno effetto negativo su di noi possono avere quelle cattive, poiché Dio ricorda, dinanzi al nostro peccato seguito dal pentimento, il bene che abbiamo compiuto un tempo e mitiga così la sua giustizia. Non è mai troppo, in tal senso, il bene che compiamo e costantemente Dio ci pone delle occasioni per fare delle opere buone, essendo misericordia costantemente in atto. Ogni opera buona è un sigillo alla nostra giustificazione davanti a Dio e un pegno per la vita eterna. Così inversamente è di ogni opera cattiva, che facilita la disgregazione dell’unità del bene in noi e allontana da noi la grazia divina.
Amen
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