“Eulogia del soccorso materno dal male” – di Francesco G. Silletta

“Eulogia del soccorso materno dal male” – dal libro “Liberaci dal male. Preghiere di liberazione” vol. 2 – di Francesco G. Silletta – Edizioni La Casa di Miriam – Distribuzione Proliber

Anche se tutto apparisse improvvisamente triste ed oscuro, rimarrebbe comunque una certezza nel mio cuore: l’amore di Maria. Questo mi basterebbe per dire a Satana in suo nome: “Guardati nella tua tenebra e guarda me, nella grazia immeritata che mi avvolge e mi conduce alla salvezza eterna. Guarda il tuo futuro, che conosci molto meglio di quanto io, qui, nella mia attualità umana, posso conoscere solo per intuizione remota: pur essendo entrambi associati da un discorso “eterno”, per te si prospetta la dannazione, che nemmeno oso immaginare nella sua estensione ed ontologia reale; ed io? Tutto ciò di cui tu, con falsità ed inganno mi accusi, diversamente da quanto accade per te, misteriosamente scompare come annullato nella misericordia divina, nel mare armonico del sangue di Cristo che quella stessa Madre, che tu non hai e di fronte alla quale sei umiliato, interpella insistentemente con la sua intercessione e che con la sua materna sollecitudine ella merita nei miei riguardi. E per questo tu ti ritrovi a rinfacciarmi il niente, ad accusarmi del nulla, del “non-accaduto”, dal momento che niente del tuo linguaggio accusatore trova riscontro per me nel giudizio divino.
Vai via da me, dunque, astuta serpe, nella dimora che ti attende: perché qualunque essere intelligente, sapendo di avere una destinazione già definitivamente stabilita per sé, con il pensiero costantemente guarda a quella e verso quella tende. Sia così per te, velenoso ricattatore: che tu veda costantemente, fino a perderti eternamente in esso, il fuoco di coscienza che la tua stessa scellerata condotta ha generato per te e per quelli come te. Vai dove tu stesso vuoi andare, ed ivi rimani per sempre. Poiché io mi glorio della maternità di Maria e in quella mi rifugio e consacro. Sia per te ulteriore ragione di smarrimento e di condanna. Ecco la Vergine Maria, Satana, la tua intollerabile vincitrice, tuo immisurabile sdegno. Vai via da me, fuggi da me che invoco la Vergine Maria e non osare mai più ripropormi la tua dialettica distorta e le tue false argomentazioni. Te lo dico per il nome di Maria”. Amen

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