“La sorella di sua madre” (Gv 19,25) – ἀδελφή τῆς μητρός Ἰησοῦ
Elencando le donne sotto la croce, l’Evangelista Giovanni ha fatto e fa ancora lavorare gli studiosi sull’identità di quella terza Maria (o quarta, a seconda dell’interpretazione). Dato per certo, infatti, che sotto la croce stessero “Maria sua madre” (di Gesù, ovviamente) e Maria di Magdala, viene poi esplicitata anche la presenza di una terza Maria, la moglie di Alfeo. Il mistero, a seconda delle lezioni di questo passo di Giovanni, è relativo all’epiteto di una quarta possibile Maria, detta “la sorella di sua madre”. Alcuni attribuiscono questo epiteto alla stessa Maria di Alfeo, chiudendo quindi il discorso, intenendo “sorella” in senso ampio di parentela stretta. In tal caso, le “Maria” sotto la croce sarebbero tre.
Altri autori, tuttavia, evidenziano come in alcune altre lezioni di questo testo di Giovanni, due virgole separino l’epiteto “la sorella di sua madre” (come a indicare una persona ulteriore) e soprattutto la presenza della congiunzione greca “καὶ”, che significa “e”, la quale aggiungerebbe (a Maria di Cleofa, una quarta persona. Per alcuni, poi, sarebbe complesso pensare a una “sorella di sua madre” con lo stesso nome “Maria” (ipotesi tuttavia da altri studiosi respinta), volendo quindi pensare a quattro donne sotto la croce, identificando quella “sorella di sua madre” con Salome, la madre di Giacomo e Giovanni, moglie di Zebedeo. Una tradizione, tuttavia, vuole che anche questa Salome, come primo nome, si chiamasse “Maria”.
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