“Beati i poveri in spirito” – “Ashrei aniyei ha ruach”

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“Beati i poveri in spirito” – “Ashrei aniyei ha ruach”

Povertà di spirito è affidamento e abbandono totale di se stessi alla volontà di Dio. Cosa divenuta molto complessa nei secoli, oggi più che mai, a motivo di come siamo attaccati a noi stessi e alle cose di questo mondo che passa. Abbiamo perso il senso del comando di Dio sulla storia, sul creato, sul tempo e sulla nostra vita. E così non comprendiamo più il senso ultimo delle cose, non riusciamo più a trascendere le situazioni, a fidarci di Dio. Sostanzialmente, molti di noi non credono autenticamente in Dio, se non al modo di una vaga idea di lui, di una timida memoria della sua potenza, e ci arrovelliamo in cose che hanno un’importanza molto relativa, ma che se ci vengono a mancare ci pare che ci manchi l’essenziale. No. L’essenziale per vivere è la fede in Dio, quel Dio che nella povertà spirituale e nella purezza del cuore parla con potenza di se stesso, svela molti segreti di se stesso che mai potremmo conoscere vivendo secondo il mondo. Questi poveri in spirito sono coloro che vedranno Dio, poiché lo hanno cercato tutta la vita nella semplicità, nell’umiltà e nella fede, senza auspicare altro per se stessi che l’incontro con lui, la Verità eterna, dinanzi alla quale tutte le cose di questo mondo perdono consistenza. Il tempo che viviamo attesta come non ci interessi più questa povertà spirituale, poiché assopiti dalle cose della terra e increduli dinanzi all’esistenza di un Dio che chiede povertà, penitenza, umiltà, abnegazione, carità e dono di sé. E ci troviamo a non comprendere più la stessa parola che Dio instancabilmente ci comunica, nella volontà che accogliendola con uno spirito “povero”, cioè senza superbie, intellettualismi e vanità del mondo, ci fidiamo di lui, totalmente e incondizionatamente, e ci abbandoniamo alla sua volontà. Il giudizio di coloro che vivono nella speranza – che cristianamente è una certezza – che Dio non delude mai chi lo supplica e si fida di lui, è un giudizio che alla fine sarà dato con abbondantissimo premio, quali che siano state le fatiche affrontate nel cammino terreno. Inversamente, chi ha posto nel mondo la sua fiducia e si è fidato di esso, sarà inesorabilmente e irreversibilmente deluso, poiché ha posto Dio al di fuori del suo affidamento, rimanendo in eterno orfano della Verità e della pace. Amen.

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Pubblicato da lacasadimiriam

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